Intel ha lavorato a SSD overcloccabili, ma il progetto è stato abbandonato

Intel ha effettuato alcune prove per offrire SSD overcloccabili, ma è stato deciso di abbandonare questa strada.

Avatar di Antonello Buzzi

a cura di Antonello Buzzi

Editor

Dan Ragland, Director of Overlocking di Intel, in una recente intervista rilasciata ai colleghi di AnandTech, ha rivelato che l'azienda stava conducendo alcuni esperimenti relativi a SSD overcloccabili, progetto che purtroppo è stato accantonato. Ecco le sue parole:

Sì, ci piace sperimentare. Tu nomini una cosa, noi abbiamo provato a overcloccarla! Tutti i tipi di prodotti di diverse categorie. Abbiamo parlato di notebook e desktop e ci sono state anche altre cose che abbiamo provato a overcloccare. Non voglio dire che abbiamo controllato tutto ciò che Intel ha fatto, ma quando esce una nuova categoria di prodotti, la guardiamo e ci chiediamo se c'è qualche margine. Ci chiediamo se c'è un mercato per l'overclocking. Chiediamo ai consumatori se lo vogliono o se avrà qualche valore. Vi faccio un esempio: ho cercato anche di overcloccare degli SSD.

In effetti, c'è molto margine, almeno quando abbiamo guardato all'overclocking degli SSD. Perché, come una CPU, anche gli SSD hanno i loro limiti di potenza e a seconda di come vengono raffreddati o in quale ambiente si trovano, c'è la possibilità di ottenere maggiori prestazioni. Ma quando abbiamo valutato la fattibilità, ci siamo chiesti se i dati erano a rischio - abbiamo sondato il mercato e alla fine abbiamo preso la decisione di non intraprendere questa strada. È qualcosa su cui manteniamo sempre una mente aperta, ma al momento questa è stata la decisione.

A quanto pare, una delle preoccupazioni che hanno portato alla cancellazione del progetto è stata la potenziale perdita di dati dovuta a instabilità che potrebbero verificarsi in seguito a operazioni di overclock. Ovviamente, si tratta di un problema non da poco, visto che potrebbe portare a file corrotti e aggiungere controlli di tensione e sistemi di alimentazione migliorati porterebbe a costi maggiori per i dispositivi stessi difficilmente giustificabili per i consumatori comuni.