Intel sprinta nel mondo dell'intelligenza artificiale: acquisita Habana Labs per 2 miliardi

Intel fa sua l'israeliana Habana Labs per 2 miliardi di dollari. Un nuovo tassello nella strategia IA di Intel, che rafforza il portfolio di acceleratori IA per i datacenter.

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a cura di Manolo De Agostini

Intel ha annunciato l’acquisizione di Habana Labs, azienda israeliana impegnata nello sviluppo di acceleratori programmabili per il deep learning destinati ai datacenter. L’esborso economico è di circa 2 miliardi di dollari.

“Questa unione rafforza il portfolio di intelligenza artificiale e accelera gli sforzi nel nascente - ma in forte sviluppo – mercato dedicato ai chip di intelligenza artificiale”, si legge in una nota di Intel. La casa di Santa Clara reputa che questo settore raggiungerà un volume d’affari superiore a 25 miliardi entro il 2024.

Navin Shenoy, vicepresidente e general manager del Data Platforms Group di Intel, ha spiegato che questo è un ulteriore tassello nella strategia di Intel nel campo dell’intelligenza artificiale, votata a fornire ai clienti soluzioni per ogni esigenza prestazionale.

“Habana mette il turbo alla nostra offerta di soluzioni IA per i datacenter con una famiglia di processori per l’allenamento di reti neurali ad alte prestazioni e un ambiente di programmazione basato su standard che si occupa di carichi di intelligenza artificiale in continua evoluzione”.

Per l’anno in corso Intel si aspetta di fatturare oltre 3,5 miliardi nel mercato dell’IA, con una crescita superiore al 20% su base annua. "Sappiamo che i clienti sono alla ricerca di una facile programmabilità con soluzioni di IA appositamente progettate, nonché prestazioni superiori e scalabili su un'ampia varietà di carichi di lavoro e topologie di reti neurali. Ecco perché siamo entusiasti di integrare un team del calibro di Habana con una comprovata esperienza. Le competenze e le proprietà intellettuali combinate offriranno prestazioni di elaborazione ed efficienza senza eguali per i carichi di lavoro di intelligenza artificiale nei datacenter”.

Habana rimarrà un’unità indipendente e continuerà a essere guidata dai dirigenti attuali. Habana risponderà al Data Platforms Group di Intel. Il presidente Avigdor Willenz ha accettato la carica di senior adviser della divisione e di Intel. L’azienda continuerà a operare in Israele, dove Intel ha una forte presenza con centri di ricerca e fabbriche. Prima dell’acquisizione Intel Capital, il braccio finanziario dell’azienda statunitense, ha investito in Habana.

L’azienda ha sviluppato il processore Gaudi per l’allenamento di reti neurali, attualmente in fase di test presso alcuni clienti del settore hyperscale. Secondo quanto dichiarato da Intel, i sistemi basati su Gaudi dovrebbero garantire un aumento fino a quattro volte del throughput rispetto a sistemi “basati su un numero equivalente di GPU”.

Gaudi può processare 1650 immagini al secondo con una dimensione batch di 64 allenando una rete ResNet-50. Prestazioni che sono state raggiunte con un consumo di 140 watt. Entrambi i chip hanno otto core vettoriali VLIW SIMD (very long instruction word, single instruction multiple data), che Habana chiama tensor processor core (TPC).

Uno degli aspetti interessanti di Gaudi è la rete RoCE (Remote direct memory access over Converged Ethernet) integrata nel chip. In pratica offre 10 porte di Gigabit Ethernet 100 direttamente sul processore, il che facilita la scalabilità e permette sistemi di allenamento molto complessi con dozzine di chip fondati su interfacce non proprietarie basate su standard.

Habana ha messo a punto anche una soluzione per l’inferenza, chiamata Goya, già disponibile. Goya è stata presentata nel settembre 2018 e può processare 15.000 immagini al secondo tramite la rete neurale ResNet-50 con una dimensione del batch di 10 (più di 5 volte il numero di immagini delle piattaforme concorrenti) con una latenza di 1,3 ms consumando 100 watt.