Intel Haswell ha problemi con USB 3.0 ma non ritarderà

Secondo indiscrezioni le piattaforme Intel Haswell hanno un problema con l'USB 3.0 che potrebbe portare a malfunzionamenti. Secondo la fonte Intel lo giudica come un fastidio, che potrebbe risolvere con un nuovo stepping del chipset. L'azienda non conferma ma

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a cura di Manolo De Agostini

Le piattaforme socket LGA 1150 per microprocessori Haswell, attese al debutto a metà anno, avrebbero alcuni problemi con il supporto allo standard USB 3.0. Le fonti del sito Hardware.info riportano che Intel avrebbe informato i propri partner che quando un PC con CPU Haswell esce dallo stato sleep S3, emergono problemi con i dispositivi connessi alle porte USB 3.0.

Secondo la fonte Intel avrebbe definito la questione come un semplice "fastidio" per gli utenti finali, poiché non ci sarebbero conseguenze spiacevoli come la perdita di dati. Ufficialmente il colosso dei microprocessori non ha confermato, come da sua politica. "Non commentiamo le indiscrezioni sui prodotti futuri, ma possiamo dirvi che il debutto della quarta generazione di CPU Core continua a essere previsto per metà 2013", ha dichiarato Kristof Sehmke, portavoce di Intel.

Le voci indicano che questo problema potrebbe ad esempio palesarsi durante la visione di un filmato da un dispositivo USB 3.0. Al contrario di quanto dovrebbe avvenire, infatti, la riproduzione del video potrebbe non riprendere dopo l'uscita dallo stato sleep S3, costringendo l'utente a riavviare l'applicazione e quindi il filmato. La fonte riporta che Intel sembra intenzionata a risolvere il problema con un nuovo stepping dei chipset della serie 8.

Questo non chiarisce se le prime piattaforme ad arrivare sul mercato avranno questo presunto problema oppure no. Per ora non ci sono avvisaglie di un ripresentarsi della situazione vissuta due anni fa, quando Intel e produttori furono costretti a richiamare i prodotti dotati dei chipset della serie 6 (P67 e H67), nome in codice Cougar Point, per processori Core di seconda generazione (Sandy Bridge).

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In quel caso le porte SATA 3 Gbps dei chipset presentavano un calo delle prestazioni nel corso del tempo, influenzando l'operatività dei dispositivi collegati - hard disk, SSD oppure lettori DVD/Blu-Ray. Fu un problema che frenò molti interessati all'acquisto delle nuove piattaforme Sandy Bridge, ma fu risolto in pochi mesi con revisioni delle motherboard e rimborsi agli acquirenti della prima ora. Intel trovò poi il modo di riciclare i chipset con il bug nei portatili.