Intel investirà miliardi in Israele sui chip a 7 nanometri

Intel ha intenzione di investire 4,5 miliardi di dollari nel sito di Kiryat Gat (Fab 28). A confermarlo il ministro delle finanze Moshe Kahlon.

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a cura di Manolo De Agostini

AGGIORNAMENTO

A seguito di questa notizia sono stati pubblicati ulteriori dettagli. Secondo i media israeliani entro il 2020 dovrebbero essere investiti fino a 5 miliardi di dollari, principalmente per l'espansione della produzione a 10 nm (e non quella a 7 nm). Nell'esborso sarebbero inclusi 600 milioni di dollari di aiuti di stato e agevolazioni fiscali fino al 2023. Di seguito la notizia originale.

Anche se ancora si attendono i processori a 10 nanometri, Intel continua a lavorare ai processi produttivi futuri e più segnatamente sui 7 nanometri.

L'anno passato l'azienda statunitense annunciava che avrebbe avviato una prima produzione pilota entro la fine del 2017. Un mese più tardi, davanti all'allora fresco presidente Trump, rivelava la volontà di investire 7 miliardi per completare la Fab 42 di Chandler in Arizona e realizzare chip proprio a 7 nanometri nei prossimi anni.

L'azione del colosso dei microchip per perdere rilevanza nel mondo produttivo, ormai sempre più agguerrito, coinvolgerà però anche Israele, più precisamente Kiryat Gat, città che ospita la Fab 28.

Il giornale locale Globes ha fatto sapere che Intel riceverà parte del denaro tramite sovvenzioni governative (sussidi statali e sgravi fiscali, si parla del 20/30% del totale). "Intel ha deciso d'investire miliardi di dollari in Israele nel 2018", ha dichiarato il ministro delle finanze Moshe Kahlon davanti al Knesset Finance Committee. "La scorsa settimana ho ricevuto conferma di ciò da Intel. Non l'avrei rivelato senza la sua approvazione".

Complessivamente l'operazione costerà qualcosa come 4,5 miliardi di dollari. L'accordo tra Intel e il governo israeliano sarà presentato a un comitato di tre cariche composto dal direttore generale del ministero delle finanze, il direttore generale del ministero dell'economia e dell'industria e il capo dell'autorità fiscale israeliana.

Leggi anche: Intel sviluppa un chip quantistico programmabile in silicio

Il sito di Kiryat Gat è già tra i più avanzati, avendo ricevuto investimenti per circa 6 miliardi di dollari in espansione e aggiornamento nel biennio 2016-2017. L'impianto dovrebbe quindi essere in grado di gestire la produzione a 10 nanometri e la nuova ondata di investimenti servirà probabilmente per adeguarlo ai 7 nanometri.

Questo non è l'unico investimento programmato da Intel in Israele: l'azienda è in trattativa con il governo per un ulteriore ampliamento delle operazioni di Mobileye, azienda con sede a Gerusalemme acquistata per 15,3 miliardi di dollari al fine di diventare leader nel settore delle auto autonome.


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