Intel Ivy Bridge-E nel tardo 2013, 1000 euro risparmiati

La prossima generazione di CPU di fascia alta Intel, nome in codice Ivy Bridge-E, si allontana con decisione dal 2012 e sembra invece prevista solo per la seconda metà del 2013. Tutto slitta in seguito al ritardo di Ivy Bridge, le CPU che copriranno la fascia media del mercato e che debutteranno nelle prossime settimane.

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a cura di Manolo De Agostini

I processori Intel Ivy Bridge-E non arriveranno sul mercato prima della seconda metà del 2013. È questa l'indiscrezione pubblicata da X-bit Labs. Indirizzate a un pubblico di giocatori che vuole solo il meglio e non bada a spese, oppure a chi ha la passione dell'overclock estremo, queste CPU si faranno attendere ben oltre le previsioni.

Inizialmente si attendevano per fine 2012, a un anno di distanza dai processori Sandy Bridge-E. Intel ha però ritardato le CPU Ivy Bridge, attese tra aprile e giugno, e questo ha creato ripercussioni a catena sull'intera roadmap. Non vedremo quindi una nuova generazione di CPU a 22 nanometri senza grafica e compatibili con il socket LGA 2011 per diverso tempo. E anche per il successore di Ivy Bridge, Haswell, non si prevede il debutto prima di un periodo tra marzo e giugno 2013.

Non è chiaro se nel frattempo le soluzioni Sandy Bridge-E subiranno un ritocco, anche se Intel non ha propriamente bisogno, dato che in quella fascia di mercato non teme rivali. Secondo la fonte la casa di Santa Clara avrebbe in cantiere il Core i7-3980X, un processore per ora oscuro: potrebbe trattarsi di una CPU a otto core (derivata dalla famiglia Xeon E5-2600) oppure di un semplicemente incremento di clock.

Quel che è certo è che, lo diciamo con molta franchezza, non ci strappiamo le vesti per questo presunto ritardo. Soluzioni come il Core i7 3930K, il 3820 e il 3960X hanno dimostrato di non essere essenziali per la maggior parte del pubblico. Processori i Core i7 2600K/2700K sono meno costosi e più che sufficienti per molteplici operazioni. Insomma, l'era del processore da 1000 euro che era il top del top senza discussioni sembra volgere al termine: anche con 300 euro, che comunque non sono pochi, si può fare un ottimo affare.