Intel Ivy Bridge, TDP di 77 watt con i transistor 3D

Ivy Bridge, l'architettura dei futuri processori Intel a 22 nanometri, potrebbe portare un'ulteriore riduzione nel TDP massimo, abbassandolo fino a 77 watt. Emergono inoltre altri dettagli sui nomi e la compatibilità con le piattaforme attuali.

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a cura di Manolo De Agostini

Le CPU Ivy Bridge a 22 nanometri di Intel potrebbe avere un TDP massimo di 77 watt (tra l'altro dovrebbe essere configurabile), più basso dei 95 watt raggiunti dalle attuali soluzioni Sandy Bridge. L'indiscrezione, da prendere con le pinze, sta circolando a causa di alcune immagini apparse su un forum cinese e probabilmente riconducibili a una roadmap dell'azienda.

I processori di nuova generazione sono attesi per marzo/aprile del prossimo anno e tra le novità più importanti hanno i transistor tri-gate che secondo Intel le consentiranno di continuare a rispettare la legge di Moore (e quella di Koomey). Nelle slide si può vedere che non mancheranno le soluzioni della serie K, sbloccate e quindi facilmente overcloccabili, ma anche processori quad-core delle serie S e T con TDP di 65 e 45 watt. Intel continuerà anche a realizzare CPU dual-core con TDP 35 watt.

Per quanto riguarda le gamme Pentium e Celeron, sembra che non assisteremo a grandi cambiamenti, infatti oltre a un processore Pentium basato su Ivy Bridge la roadmap non prevede scossoni fino al 2013. Intel ha intenzione di continuare a sfruttare il processo produttivo a 32 nanometri e l'architettura Sandy Bridge nelle fasce di mercato più basse. Una scelta saggia, che le consentirà di mantenere i prezzi bassi e tenere i margini di guadagno su un livello adeguato.

Per quanto riguarda i nomi, la gamma Ivy Bridge coprirà le serie Core i7 37xx, Core i5 35xx, 34xx and 33xx e Core i3 31xx. La soluzione Pentium di nuova generazione invece adotterà un model number con un due davanti alle altre tre cifre (G2xxx).

Sul fronte della compatibilità non dovrebbero esserci problemi nell'usare una CPU Sandy Bridge con le future schede madre dotate di chipset della serie 7. Le schede madre basate sui chipset Z68, P67, H67 e H61 dovrebbero supportare le CPU Ivy Bridge, a patto di un aggiornamento dell'UEFI. Non sarà così per quelle piattaforma dotate di chipset Q67, Q65 e B65 che, secondo indiscrezioni, non hanno spazio a sufficienza per ospitare il nuovo firmware.

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La situazione della compatibilità tra le piattaforme attuali e le CPU future andrà comunque a farsi più chiara in futuro, anche se al momento sembra che Intel non imporrà un cambio di piattaforma visto che non è previsto un cambio di socket.