Intel offre miliardi di dollari a SiFive, nuovi chip RISC-V in arrivo?

Stando a Bloomberg, Intel sarebbe interessata all'acquisizione di SiFive mettendo sul piatto alcuni miliardi di dollari.

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a cura di Antonello Buzzi

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Secondo le fonti di Bloomberg, Intel avrebbe messo sul piatto due miliardi di dollari per l'acquisizione di SiFive, anche se nessuna delle due società attualmente ha confermato ufficialmente la notizia. SiFive è il principale designer di soluzioni basate sull'architettura open source RISC-V che, casualmente, ha attirato molto più interesse in seguito all'acquisizione in corso di ARM da parte di NVIDIA per la cifra di quaranta miliardi di dollari. Stando a quanto riferito, SiFive, stimata più recentemente a 500 milioni di dollari, sta valutando offerte di acquisizione da più aziende e potrebbe ancora scegliere di rimanere una società indipendente. Gran parte del rinnovato interesse per SiFive e RISC-V proviene da compagnie che cercano di evitare potenziali problemi ​​dovuti al controllo di NVIDIA su ARM.

RISC-V è una Instruction Set Architecture (ISA) open source per chip RISC che elimina la tradizionale nozione di costi di licenza associati alla progettazione di chip attorno a una determinata ISA, come succede invece con ARM. L'ISA è gestita dall'organizzazione internazionale senza scopo di lucro RISC-V, composta da più di mille membri in cinquanta paesi. RISC-V è più comunemente usato nei microcontrollori e nei chip piccoli e semplici, il che gli è valso l'accettazione del settore da parte di aziende come WD, che spedisce oltre due miliardi di controller RISC-V all'anno nei suoi prodotti. L'organizzazione RISC-V prevede di far evolvere lo standard per offrire chip più veloci per applicazioni ad alte prestazioni in futuro.

Le aziende cinesi di chip hanno mostrato un vivo interesse per RISC-V sulla scia delle restrizioni statunitensi sul loro uso di progetti ARM a causa di interessi di sicurezza nazionale degli Stati Uniti. Naturalmente, la licenza open source di RISC-V, che evita le tasse, e il fatto che la società sia costituita in Svizzera e non "prenda una posizione politica per conto di alcun paese" è allettante per le compagnie cinesi. Il recente annuncio del CEO di Intel, Pat Gelsinger, secondo cui la società avrebbe iniziato a concedere in licenza i propri progetti dei processori x86 ad altre aziende come parte della sua nuova iniziativa IDM 2.0 è stato sorprendente e la società ha persino rivelato che sarebbe stata aperta a realizzare progetti ARM di terze parti grazie ai suoi nuovi servizi personalizzati di produzione, che costituiscono gli Intel Foundry Services (IFS).

Se l’informazione risulterà vera, è naturale aspettarsi che Intel cercherà di aggiungere prodotti RISC-V alla propria offerta e fornire anche progetti personalizzati ai clienti, il che si lega perfettamente all'impegno dell'azienda di aiutare la produzione di semiconduttori negli Stati Uniti.

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