Intel Optane e Micron QuantX, SSD 3D XPoint in arrivo

Facciamo il punto sulla memoria 3D XPoint in base a quanto appreso al Flash Memory Summit e all'Intel Developer Forum.

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a cura di Chris Ramseyer

È passato diverso tempo da quando abbiamo parlato della nuova memoria 3D XPoint di Micron e Intel. Le aziende hanno stuzzicato stampa e appassionati affermando che 3D XPoint è "1000 volte più veloce e resistente rispetto a NAND e ha una densità 10 volte maggiore rispetto alla memoria convenzionale". Dati incredibili, sulla carta, ma finora non sapevamo molto altro. In queste ultime settimane, complice il Flash Memory Summit e l'Intel Developer Forum, abbiamo raccolto ulteriori informazioni sia da Micron che da Intel. Partiamo da quest'ultima.

Intel Optane

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Intel sembra più avanti di Micron nello sviluppo della memoria 3D XPoint. L'azienda, infatti, sta già lavorando su un controller ASIC e ha riaffermato che i prodotti Optane per il settore client arriveranno sul mercato prima della fine dell'anno. Nel corso dell'IDF 2016 Intel ha mostrato Optane - collegato al sistema con quattro linee PCIe - in funzione su due workstation separate. La prima faceva girare ciclicamente dei benchmark sintetici per mostrare le prestazioni di scaling con queue depth in crescita. La seconda invece mostrava test reali, con un software impegnato a renderizzare oltre 1 miliardo di particelle.

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Il carico scelto da Intel va ben oltre ciò che consideriamo un'applicazione consumer. Il rendering con Houdini di SideFX è stato svolto su un sistema con 64 GB di memoria DDR4 e un SSD Optane da 140 GB che agiva come swap file. Se non avete familiarità con questo termine sappiate che uno swap file conserva i dati che non trovano posto nella memoria di sistema all'interno della memoria virtuale sul disco. Windows si occupa di realizzare quel file e controllarne dinamicamente la dimensione spostando i dati avanti e indietro dalla memoria quando necessario.

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La scena della durata di 7 secondi ha richiesto 35 ore per essere renderizzata su un SSD Intel 750 Series, e il 70% del tempo la CPU era in attesa. L'SSD Optane ha completato l'operazione in appena 10 ore, ovvero si è dimostrato 3,7 volte più veloce. Inoltre con Optane la CPU è rimasta in attesa solo per il 20% del tempo.

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Se il vostro concetto di carico di lavoro è però più in linea con il nostro allora i dati prestazionali forniti da Intel usando PCMark Vantage hanno un valore maggiore. La struttura della cella di Optane opera in modo differente rispetto alla NAND e questo permette di avere prestazioni superiori a queue depth inferiori. Persino gli SSD entry-level sono sufficientemente veloci per impedire ai carichi consumer di raggiungere più di quattro code per il 90% del tempo. La latenza ridotta di Optane, tuttavia, fa sì che persino raggiungere una QD2 sia difficile senza multi-tasking.