Con un fatturato di 16,1 miliardi di dollari Intel ha chiuso il terzo trimestre fiscale 2017 in crescita del 2% sullo stesso periodo dello scorso anno, ma soprattutto ha visto aumentare l'utile operativo e quello netto rispettivamente del 15% e del 34%, a 5,1 e 4,5 miliardi di dollari.
A permettere all'azienda di battere le proprie stime non è stato il business dei microprocessori per computer, piuttosto la crescita in altri settori quali FPGA, memoria NAND, Internet of Things e datacenter. Con questi risultati la casa di Santa Clara mira a chiudere un anno record, con un fatturato di 62 miliardi di dollari (+700 milioni sul 2016).
Bisognerà però aspettare il quarto trimestre per capire come Intel concluderà l'anno in corso: l'AD Brian Krzanich e gli altri manager hanno stimato un fatturato di 16,3 miliardi in linea con quello dello scorso anno e un utile operativo di 5,2 miliardi in crescita del 6%.
Q3 2017 | Q3 2016 | Cambiamento | |
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Fatturato | 16,1 miliardi | 15,8 miliardi | +2% |
Utile operativo | 5,1 miliardi | 4,5 miliardi | +15% |
Utile netto | 4,5 miliardi | 3,4 miliardi | +34% |
Margine lordo | 62,3% | 63,3% | -1% |
Utile per azione | 0,94 dollari | 0,69 dollari | +36% |
Analizzando le diverse divisioni, vediamo che il Client Computing Group abbia fatto segnare un fatturato di 8,9 miliardi, lo stesso di un anno fa, ma con un utile operativo in crescita dell'8%. In questo dato è però interessante notare come Intel abbia registrato un calo fatturato del 6% nel segmento desktop, mentre in ambito notebook il dato è salito del 2%. Interessante inoltre la crescita del 15% sul fronte modem e affini e del prezzo medio di vendita, +7%.
In alcune slide Intel parla di "minori volumi dal comparto PC", con un calo del 2%, anche se la divisione rimane una "fonte significativa di profitti e flusso di cassa".
Dopo anni di concorrenza pressoché nulla, il ritorno di AMD con un'offerta competitiva in ambito desktop e workstation (Ryzen / Threadripper) inizia a farsi sentire sui conti, anche se non è chiaro al momento quanto di questo arretramento sia dovuto all'azione della casa di Sunnyvale, tornata all'utile nell'utile trimestre.
Intel da qualche anno ha deciso di focalizzarsi principalmente sul settore dei datacenter, ed è proprio quella divisione che continua a dare buone soddisfazioni con una crescita di fatturato e utile operativo del 7% rispettivamente a 4,9 e 2,3 miliardi di dollari.
Il fatturato del gruppo NSG, che si occupa delle memorie NAND, è cresciuto del 37% a fronte di una perdita operativa ridotta a 52 milioni, mentre l'Intel Programmable Solutions Group (PSG) in cui rientrano gli FPGA di Altera ha messo a segno un +10% grazie alle richieste in ambito datacenter, militare e industriale.
Il miglior processore Intel Coffee Lake si chiama Core i7-8700K e garantisce, grazie a 6 core e 12 thread, ottime prestazioni di gioco e non solo. Richiede però una scheda madre Z370.