Intel Sandy Bridge, prepariamoci a un nuovo socket

Nei primi mesi del 2011 arriveranno i primi processori Intel basati su architettura Sandy Bridge. Oltre a nuovi chipset, c'è la possibilità che richiedano anche un nuovo socket.

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a cura di Manolo De Agostini

I primi processori a 32 nanometri di Intel di prossima generazione, basati su architettura Sandy Bridge (qui alcune indiscrezioni), arriveranno sul mercato nei primi tre mesi del 2011. Inizialmente l'azienda non proporrà modelli per la fascia alta del mercato.

"I nuovi processori non saranno compatibili con l'attuale infrastruttura di fascia media e richiederanno nuovi socket e chipset", avrebbe confidato a Xbitlabs una fonte anonima. Se tale voce fosse confermata, avremmo un ulteriore socket (LGA1155?) affiancato a LGA 1366 e 1156, con più di qualche problema di comprensione per i consumatori (e addetti ai lavori). Per quanto riguarda i chipset, potremmo assistere fin da quest'anno all'uscita di nuove soluzioni della serie 6.

Architettura Sandy Bridge

I primi processori Sandy Bridge dovrebbero essere a due e quattro core, con tecnologie Turbo Boost e Hyper-Threading. Diversamente dai core Clarkdale e Arrandale a 32 nm attualmente sul mercato, le future soluzioni avranno il core grafico integrato sul die e non sul package – Fudzilla parla, addirittura, di modelli con due GPU integrate.

Versioni con sei e otto core basate sulla nuova architettura, invece, debutteranno nel secondo trimestre 2011.

Tra le novità dell'architettura Sandy Bridge abbiamo il nuovo pacchetto di istruzioni AVX (Advanced Vector Extension). I vettori, che passeranno da 128 a 256 bit, permetteranno a Intel di raddoppiare l'output in virgola mobile e rendere più efficiente l'organizzazione dei dati. L'AVX porterà inoltre: "tre operandi e una sintassi non distruttiva" che risulteranno in meno copie dei registri, un miglior uso degli stessi e un codice più corto.