Prestazioni reali: tempi di avvio Windows e OS X

Recensione - SSD 520 è la nuova proposta di Intel che abbina memoria NAND Flash da 25 nm a un controller SandForce SF-2281.

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a cura di Andrea Ferrario

Editor in Chief

Prestazioni reali: tempi di avvio Windows e OS X

Misurare il tempo di avvio è uno dei migliori esempi di come un SSD apporti benefici alla vostra esperienza di calcolo. Si ottiene un mix di letture casuali e sequenziali, insieme ad alcune operazioni di scrittura attribuibili alla registrazione. La queue depth durante l'avvio di Windows può facilmente superare il valore di quattro, in quanto il sistema operativo accede a più file in rapida successione o contemporaneamente. Nel complesso, le differenze tra SSD concorrenti sono molto minori, ma il contrasto con l'archiviazione meccanica è impressionante.

I nostri risultati mostrano che non dovete aspettarvi che il SATA 6 Gbps dia maggiore velocità al tempo di avvio.

Testare la velocità di avvio sul nostro PC è facile. Abbiamo semplicemente clonato un disco di avvio con Acronis True Image Home. Abbiamo già fatto il confronto con un'installazione nativa Windows 7 da DVD e visto che i risultati sono gli stessi. Quindi, la clonazione permette di risparmiare di tempo.

Con il MacBook Pro non è così facile. In un primo momento, abbiamo provato la clonazione con Carbon Copy Cloner. I risultati non erano buoni, però. Quando abbiamo clonato il nostro disco rigido su un SSD, i tempi di avvio effettivamente aumentano, così abbiamo abbandonato questo approccio. Non è possibile scambiare le unità tra il MacBook Pro 8,1 e MacBook Pro 7,1 senza incorrere in una penalizzazione delle prestazioni. Il risultato è che abbiamo dovuto eseguire installazioni native di OS X 10.7.2 dalla nostra chiavetta USB Lion su ogni MacBook Pro.

I risultati parlano da soli. Come con il nostro PC, i tempi di avvio non migliorano passando a un SSD SATA 6Gb/s.