Risultati: prestazioni sequenziali 128 KB

Intel ha presentato una nuova famiglia di SSD mSATA basata sul controller SandForce di seconda generazione. Chiamata SSD 525, offre buone prestazioni, 5000 cicli di programmazione e cancellazione e cinque anni di garanzia. I prezzi tuttavia sono un po' alti.

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a cura di Tom's Hardware

Risultati: prestazioni sequenziali 128 KB

Ogni die di memoria IMFT a 25 nanometri è da 64 Gb, o 8 GB. La seconda generazione di controller SandForce offre fino a otto canali, ma popolarli tutti non è sufficiente per massimizzare le prestazioni. Per farlo dovrete gestire quattro die per canale.

Intel SSD 525 mSATA Total Flash Package Numero die
30 GB 32 GB 4 4
60 GB 64 GB 4 8
120 GB 128 GB 4 16
180 GB 192 GB 3 24
240 GB 256 GB 4 32

L'SSD 525 da 240 GB è l'unico modello a offrire una configurazione ideale. Se da una parte è vero che la velocità scala con la capacità, questo avviene solo perché drive con maggiore spazio richiedono più die. Se il vostro drive usa die da 32 Gb, potete ottenere un modello da 120 GB con una velocità simile al modello da 240 GB. Questo è il motivo per cui gli SSD con memoria Toggle-mode sono così veloci rispetto alle altre interfacce con SSD di minore capacità. Un drive SF-2281 da 120 GB dotato di memoria NAND Toggle-mode è veloce quasi quanto un SSD da 240 GB con interfaccia ONFi. La maggior parte dei partner di LSI SandForce continua a usare la memoria ONFi flash, anche se nei prodotti orientati imprese si usa più spesso la memoria Toggle-mode.

Prestazioni in lettura sequenziale

Il quintetto di SSD 525 di Intel non ha problemi con i dati comprimibili, infatti con tutti i modelli abbiamo valori quasi identici. In realtà, bisogna ricordare che nel corso degli ultimi due anni quasi tutti gli SSD sono riusciti a saturare l'interfaccia SATA 6Gb/s con letture sequenziali. Grazie a memoria NAND abbastanza veloce, la maggior parte degli SSD potrebbe superare i 700 MB/s, se solo l'interfaccia lo permettesse.

Passando a dati quasi incomprimibili, però, il quadro inizia a mutare. I modelli da 120, 180 e 240 GB raggiungono quasi 500 MB/s ma quelli da 30 e 60 GB iniziano a soffrire. Il picco raggiunto dall'SSD 525 da 60 GB è 400 MB/s, un valore che comunque è ancora buono. Il drive da 30 GB invece non scala affatto. Da una queue depth di uno fino ad arrivare a una di 16, il meno capiente degli SSD 525 arriva a circa 200 MB/s. Modelli più piccoli fanno ancora peggio.

È utile osservare che gli SSD basati su controller SandForce dotati della più lenta memoria NAND asincrona dimostrano lo stesso rallentamento quando sono alle prese con dati incomprimibili, persino a maggiori capacità. Un SSD 525 da 30 GB basato su memoria asincrona sarebbe davvero lento, ma per fortuna la memoria ONFi 2 NAND più veloce aiuta a rendere il quadro meno cupo.

Prestazioni di scrittura sequenziali

Quando passiamo alle scritture osserviamo risultati simili. Il modello da 30 GB continua a rimanere nelle retrovie, mentre gli altri quattro SSD raggiungono un tetto di 500 MB/s.

Il controller SandForce è in grado di comprimere semplici modelli di dati con sorprendente velocità, ma il limite di 6 Gb/s imposto dall'interfaccia SATA mantiene i quattro modelli più capienti intorno ai 500 MB/s.

Scrivere blocchi di dati sequenziali incomprimibili da 128 KB – cioè informazioni quasi completamente casuali – è uno scenario in cui conta il numero dei die. La classifica che vedete qui sopra è chiara. Se non avessimo incluso una legenda sareste comunque stati in grado di capire a quale linea appartiene ogni disco. Sono organizzati infatti perfettamente per capacità e numero di die.

La maggior parte degli SSD consumer non scala in base alla queue depth quando è alle prese con scritture sequenziali di blocchi da 128 KB. Solitamente il picco si ha con una queue depth di uno o giù di lì; mettere in coda più comandi non dà grandi risultati. Questo è un peccato perché l'SSD da 30 GB potrebbe realmente fare meglio, ma coerentemente non va sopra i 50 MB/s. Il modello da 60 GB si comporta molto meglio, anche se 100 MB/s non sono un risultato stellare.

I tre drive più capienti si comportano decisamente meglio. Gli SSD da 180 e 240 GB riescono ad arrivare rispettivamente a 260 e 320 MB/s. Il maggior numero di die corrisponde chiaramente a prestazioni più elevate. Ogni volta che la capacità aumenta, le prestazioni crescono di una piccola percentuale. Passare da 30 a 60 GB porta a ottenere un incremento di velocità del 100%. Da 180 a 240 GB, le prestazioni salgono all'incirca solamente del 25%.