Specifiche tecniche

Intel SSD 750 da 400 GB e Samsung SM951 da 512 GB a confronto. I più veloci SSD PCIe delle rispettive categorie alla prova. Quali sono i vantaggi dell'uno e dell'altro?

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a cura di Tom's Hardware

Specifiche tecniche

Prima di confrontare l'SSD 750 da 400 GB con il Samsung SM951 da 512 GB (AHCI), diamo un'occhiata alle due offerte di Intel. C'è un chiaro gap di capacità tra i modelli da 400 GB e 1,2 TB e speriamo che Intel colmi questo vuoto con una versione da 800 GB. Pensiamo di aver capacito però perché ciò non è ancora avvenuto e magari non avverrà mai. Il modello da 1,2 TB usa 18 canali e quello da 400 GB esattamente la metà.

Inoltre, il modello da 1,2 TB ha 4 GB di buffer DRAM, mentre quello da 400 GB ne ha 2 GB. Un SSD 750 da 800 GB avrebbe infranto questa perfetta divisione. Inoltre se un SSD non possiede sufficiente DRAM per ospitare i "table data", le sue prestazioni soffrono. Teoricamente un modello da 800 GB richiede un buffer da 4 GB, con un effetto spiacevole sui costi. E un modello da 800 GB nella famiglia SSD 750 non avrebbe trovato spazio, almeno non nella struttura dei prezzi stabilita da Intel.

  Intel SSD 750 Series 400 GB Intel SSD 750 Series 1.2 TB
Capacità 400 GB 1200 GB
Controller Intel 3rd Gen Enhanced for NVMe Intel 3rd Gen Enhanced for NVMe
NAND Flash Intel 20nm MLC Intel 20nm MLC
DRAM 2GB 4GB
Lettura seq. Fino a 2200 MB/s Fino a 2400 MB/s
Scritt. seq. Fino a 900 MB/s Fino a 1200 MB/s
Lettura cas. KB Fino a 430,000 IOPS Fino a 440,000 IOPS
Scrittura cas. 4KB Fino a 230,000 IOPS Fino a 290,000 IOPS
Resistenza 70 GB Per Day 70 GB Per Day
Flusso d'aria richiesto 100 LFM 300 LFM
Garanzia 5 anni 5 anni

Con la metà dei canali che collegano controller e memoria NAND Flash, e metà della DRAM, si potrebbe ipotizzare che le prestazioni del modello da 400 GB potrebbero soffrire più di quanto suggeriscano le specifiche di Intel. Siamo invece rimasti sorpresi nel riscontrare che i numeri dell'azienda sono precisi; i nove canali dell'SSD 750 da 400 GB hanno un impatto prestazionale moderato.

Le prestazioni in lettura sequenziale scendono a 2200 MB/s rispetto ai 2400 MB/s del modello da 1,2 TB. Le prestazioni in scrittura sequenziale calano leggermente di più, passando a 900 MB/s rispetto a 1200 MB/s.

L'SSD 750 da 400 GB fornisce inoltre un throughput casuale elevato: 230.000 IOPS con letture di blocchi 4 KB e 430.000 con scritture di blocchi 4KB. Si tratta di prestazioni incredibili, sulla carta. Il pedigree enterprise di questo prodotto Intel indica tuttavia che si tratta di numeri che si raggiungono solo con molti comandi in coda. La maggior parte degli utenti raramente va oltre una queue depth di otto, per cui questa è un'area che dovremo esplorare con grande attenzione.

Prezzo a parte, l'SSD 750 da 400 GB di Intel ha un vantaggio sul modello più capiente: richiede un terzo del flusso d'aria per essere raffreddato. Questo rende il prodotto migliore per sistemi SFF (small form factor, di piccole dimensioni) privi di grandi ventole che immettono aria fresca nel case. Nel nostro test entrambi i modelli SSD 750 non hanno evidenziato alcun problema termico. Questa serie di prodotti è la prima, tra gli SSD client, a usare il protocollo NVMe. Abbiamo parlato di NVMe in dettaglio nella nostra recensione dell'SSD 750 da 1,2 TB.

Accessori, garanzia e prezzo

L'SSD 750 da 400 GB in versione "scheda PCI Express" costa 450-500 euro su Eprice. Intel include un CD con i driver e il software. Esiste anche una versione da 2,5 pollici degli SSD 750, venduta a un prezzo simile, ma richiede di affrontare alcuni ostacoli ulteriori dato che i produttori di motherboard non hanno ancora inserito un connettore speciale sulle schede madre della serie 9.

Intel SSD Toolbox

Sospettiamo che questo connettore farà parte delle nuove piattaforme Skylake attese nei prossimi mesi (agosto/settembre). Intel offre anche un supporto HHHL per installare la scheda in un server 2U. Gli SSD 750 sono compatibili con il software SSD Toolbox per chi è alla ricerca delle prestazioni ottimali. La garanzia è di 5 anni o fino a quando l'indicatore WMI non legge "0%" sul parametro che riguarda la vita rimanente.