Intel straccia anche se stessa ed è da record: 54 miliardi

I risultati finanziari complessivi e dell'ultimo trimestre dello scorso anno di Intel non lasciano adito a interpretazioni: l'azienda è uno schiacciasassi che non conosce crisi. Con un fatturato annuo di 54 miliardi di dollari, in crescita del 24 percento, Intel si aspetta un 2012 pieno di sfide che vuole vincere.

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a cura di Manolo De Agostini

Il fatturato di Intel in un anno? 54 miliardi di dollari, con un utile operativo di 17,5 miliardi e un utile netto di 12,9 miliardi. Numeri da spavento, sopra le aspettative di tutti. In un anno l'azienda ha pagato dividenti per 4,1 miliardi di dollari e usato 14,1 miliardi per riacquistare 642 milioni di azioni. Il PC Client Group ha contribuito a raggiungere questi risultati record con un fatturato annuo di 35,4 miliardi (+17% rispetto al 2010). Stessa percentuale di crescita è stata fatta segnare dal Data Center Group, che ha raggiunto i 10,1 miliardi.

Le altre sezioni aziendali, accorpate sotto la voce Other Intel architecture group, sono cresciute complessivamente del 64%, toccando i 5 miliardi. Atom e chipset non potevano che essere in calo (-25%) a 1,2 miliardi e per finire Intel specifica che McAfee e la divisione Mobile Communications hanno contribuito al fatturato annuale con 3,6 miliardi.

I dati degli ultimi tre mesi del 2011 fanno leggermente meglio delle attese della stessa Intel, che aveva annunciato un taglio di un miliardo sulle stime iniziali, dando come valore di riferimento circa 13,7 miliardi. L'azienda ha raggiunto un fatturato di 13,9 miliardi, un utile operativo di 4,6 miliardi e un utile netto di 3,4 miliardi. Intel ha pagato dividendi per 1,1 miliardi e usato 4,1 miliardi per riacquistare 174 milioni di azioni.

Scomponendo l'azienda in divisioni, si vede che il PC Client Group ha raggiunto un fatturato di 9 miliardi di dollari (+17% sull'anno passato), il Data Center Group ha toccato i 2,7 miliardi (+8%), mentre alla voce "Other Intel architecture group" c'è una crescita del 35% a 1,1 miliardi di dollari. L'azienda aggiunge che McAfee Inc. e Intel Mobile Communications hanno contribuito al fatturato per circa un miliardo, e che la divisione che si occupa di Atom e chipset ha registrato un crollo del 57%, raggiungendo i 167 milioni di dollari.

Per il primo trimestre dell'anno fiscale 2012 Intel si attende un fatturato di 12,8 miliardi di dollari (più o meno 500 milioni), un margine loro del 63% e dovrebbe dedicare 4,4 miliardi a un capitolo molto importante, che comprende ricerca e sviluppo ed eventuali fusioni e acquisizioni. "Questo declino è leggermente superiore a quello della media stagionale", ha dichiarato Stacy J. Smith, a capo del dipartimento finanziario, segnalando che anche Intel è colpita di riflesso dalla carenza di hard disk sul mercato, che porta alla produzione e vendita di un numero inferiore di computer.

Dati di Intel nel quarto trimestre 2011

Le prospettive per l'anno in corso sono di un margine loro del 64% (quindi in crescita rispetto al 62,5% del 2011), e un investimento di 10,1 miliardi in ricerca e sviluppo. Il dato sale a 18,3 miliardi (più o meno 200 milioni) se inseriamo nel computo anche eventuali acquisizioni e fusioni.

"Il 2011 è stato un anno eccezionale per Intel", ha detto Paul Otellini, presidente e amministratore delegato. "Il nostro fatturato è cresciuto di più di 10 miliardi e abbiamo eclissato i precedenti record di fatturato e guadagni annuali. Con una straordinaria serie di prodotti e tecnologie per il 2012, siamo entusiasti delle opportunità di crescita globale rappresentate dagli Ultrabook, dai datacenter, dalla sicurezza e dagli smartphone e tablet Intel".

E mentre Otellini dice bene quando parla di un anno che sostanzialmente girerà ancora di più attorno al concetto di mobile, viene da chiedersi come riesca Intel continuare a generare risultati di questo tipo all'interno di un settore che tanti numeri danno in declino.

Dati di Intel per l'intero anno 2011

Semplice: Intel è ottimamente collocata sui mercati emergenti,  ed è per questo che riesce a tenere tassi di crescita così elevati. La vendita di PC in Cina, secondo l'azienda, è cresciuta del 15%. Nonostante questo, la penetrazione dei PC nel mercato cinese è solo del 35% - ci sono ampi margini di miglioramento, quindi. Negli Stati Uniti il dato è del 90%, perciò quasi tutti hanno un PC. In India gli acquisti di computer sono cresciuti del 22% e in Indonesia del 37%.

Anche per questo Intel ha quasi raddoppiato le spese per capitale (CAPEX), portandole a 12,5 miliardi (più o meno 400 milioni). Si tratta degli investimenti sui macchinari, che vanno a incidere sulla capacità produttiva e sulla leadership tecnologica dell'azienda. Intel, non bisogna dimenticarlo, sta realizzando quattro impianti - Oregon, Arizona, China e Israel - che getteranno le basi per la produzione a 14 nanometri.

Insomma, se da una parte il colosso statunitense continuerà a dominare il mondo dei computer x86 ancora per lungo tempo, dall'altra ha tutto per imporsi anche nel mercato degli smartphone e dei tablet, dove le architetture ARM la fanno da padrone. Ogni sfida ha le proprie insidie, ma Intel ha tutte le carte in regola per farcela: ha ingegneri di talento, ha un sacco di soldi e soprattutto spende tanto in ricerca. Se c'è qualcuno che può entrare in un mercato partendo da zero sperando di avere più di qualche chance, quella è proprio Intel.