Intel Thunderbolt 5 raddoppierà la larghezza di banda?

Una slide presente negli uffici di Intel ha anticipato alcune caratteristiche del prossimo standard Thunderbolt 5.

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a cura di Antonello Buzzi

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Durante un recente viaggio nei laboratori Intel in Israele, Gregory M Bryant, vicepresidente esecutivo e direttore generale del Client Computing Group di Intel, ha scattato alcune foto e le ha poi condivise su Twitter. Come riportato dai colleghi di Anandtech, uno dei tweet (che è stato successivamente cancellato) mostrava un poster sulla parete dell'ufficio contenente informazioni inerenti al non ancora annunciato protocollo Thunderbolt 5.

Stando al poster, Intel punta alla "tecnologia 80G PHY", il che implica una connessione a 80Gb/s, il doppio della larghezza di banda delle odierne connessioni Thunderbolt 4 e USB 4. Il poster dice anche "USB 80G è destinato a supportare l'ecosistema USB-C esistente", il che significa che Thunderbolt 5, così come i suoi predecessori, utilizzerà un connettore USB-C.

Lanciato nel 2011, Thunderbolt è lo standard di connessione ad alta velocità di Intel attualmente arrivato alla sua quarta incarnazione, sebbene offra gli stessi 40Gb/s di larghezza di banda e set di funzionalità di Thunderbolt 3. Raddoppiando la larghezza di banda a 80Gb/s, Thunderbolt 5 potrebbe potenzialmente offrire frequenze di aggiornamento più elevate per i monitor 4K e 8K, che ora supporta rispettivamente fino a 120 e 60 Hz.

Per ottenere una maggiore larghezza di banda su Thunderbolt 5, sembra che il protocollo utilizzerà la modulazione PAM-3. Finora, in protocolli come USB, PCIe, ecc., abbiamo visto implementazioni non-return-to-zero (NRZ) e PAM-4 (Pulse Amplitude Modulation). I segnali NRZ sono binari, cioè solo 0 e 1, mentre i segnali PAM-4 sono rappresentati in formati a due bit (come 01, 11, 11, 00). Nel caso foste più interessati agli aspetti più tecnici, vi consigliamo di consultare questo blog.

Il nuovo PAM-3 usa gli stati -1, 0 e +1. Questo approccio si trova proprio a metà strada tra NRZ e PAM-4, ma l'implementazione di questa tecnica di segnalazione è molto più semplice di PAM-4 pur mantenendo un'elevata larghezza di banda.

La slide trapelata rivelava anche che "[... ] il chip di test N6 incentrato sulla nuova tecnologia PHY sta funzionando in [...] mostrando risultati promettenti". Anche se non possiamo vedere l’immagine completa, significa che il Thunderbolt 5 PHY (livello fisico) sta già funzionando come previsto e producendo i risultati desiderati. Poiché sappiamo che N6 è il nodo di produzione a 6nm di TSMC, possiamo presumere che Intel abbia sfruttato le fonderie di TSMC per produrre chip per il test di Thunderbolt 5.

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