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a cura di Manolo De Agostini

Nel corso dei prossimi mesi Intel proporrà in ambito notebook diverse soluzioni, nuovamente a 14 nanometri complice il ritardo dei 10 nanometri. Tra le soluzioni attese ci saranno le proposte Whiskey Lake. Si tratterà di processori della serie U, con TDP di 15 watt.

Nelle scorse ore sono trapelate le prime indiscrezioni su questi modelli che andranno a succedere alle attuali proposte Kaby Lake Refresh. Malgrado la configurazione di base sia identica, ci saranno interessanti miglioramenti per quanto concerne le frequenze.

intel eight gen

In rete si parla nello specifico di Core i7-8565U (successore del Core i7-8550U) e di Core i5-8265U (successore del Core i5-8250U). Il primo è un quad-core con otto thread dotato di 8 MB di cache L3. Le frequenze operative dovrebbero essere di 1,8 GHz per quanto riguarda quella di base e 4,5 GHz in Turbo Boost. Quest'ultimo è il dato interessante, perché si parla di un incremento di 500 MHz rispetto ai 4 GHz dell'8550U. Ovviamente nel processore non mancherà una GPU HD Graphics 620.

Con l'incremento della sola frequenza di boost Intel si assicura la possibilità di vantare un incremento prestazionale, che si paleserà però solo in alcuni frangenti, conservando al tempo stesso l'efficienza energetica.

Per quanto riguarda il Core i5-8265U, la differenza con il nuovo Core i7 è nei 2 MB di cache L3 in meno, per un totale di 6 MB, mentre la frequenza sale anch'essa per quanto riguarda il valore di boost di 500 MHz, a 3,9 GHz, rispetto ai 3,4 GHz del predecessore i5-8250U.

  Core i7-8565U Core i7-8550U Core i5-8265U Core i5-8250U
Famiglia Whiskey Lake-U Kaby Lake-R Whiskey Lake-U Kaby Lake-R
Processo prod. 14nm++ 14nm++ 14nm++ 14nm++
Core / thread 4/8 4/8 4/8 4/8
Cache 8 MB 6 MB 8 MB 6 MB
Base Clock 1.8 GHz 1.8 GHz 1.6 GHz 1.6 GHz
Boost Clock 4.5 GHz 4.0 GHz 3.9 GHz 3.4 GHz
iGPU UHD 620 UHD 620 UHD 620 UHD 620
TDP 15W 15W 15W 15W

Intel ha quindi lavorato nell'ottimizzazione tanto del processo quanto probabilmente alla parte di gestione energetica, con algoritmi ancora più raffinati. Non è escluso che l'azienda abbia anche selezionato maggiormente i chip, in modo da raggiungere quelle frequenze di punta.

Al momento Intel non ha che di giocarsi queste carte visto il ritardo della produzione in volumi a 10 nanometri, slittata genericamente al 2019.