Introduzione
Ricordate il Pentium Pro, con la sua architettura P6 che introduceva l'esecuzione speculativa e out-of-order (nel senso di esecuzione fuori ordine dei comandi, rispetto a come all'ordine imposto dai programmatori)? Quella soluzione arrivò sul mercato quando sul fronte desktop i chip dell'azienda impiegavano ancora l'architettura P5. Poi c'è stato il Pentium II Xeon, con la sua cache L2 sul modulo a piena velocità , che era così grande (fisicamente) da richiedere l'interfaccia speciale Slot 2.
Successivamente i chip desktop, server e workstation cominciarono a convergere sempre di più. Allo stesso tempo, per fortuna, Intel ha giocato quasi sempre con intelligenza, e ha progressivamente eroso il sovrapprezzo applicato agli Xeon, che oggi costano solo 10 o 20 dollari in più rispetto alle controparti desktop.