Intel ha presentato la nuova linea di processori Xeon W per workstation. Si tratta di modelli destinati ad applicazioni professionali come il CAD, il rendering, la creazione di contenuti 3D e in alta definizione, il trading finanziario e molto altro.
La nuova gamma affianca la Xeon Scalable Platform introdotta con gli Xeon Bronze, Silver, Gold e Platinum compatibili con il Socket P, altrimenti noto come LGA 3647, e piattaforme con chipset C620 Lewisburg.
Per far capire la differenza, Intel ha deciso di suddividere la propria offerta in tre classi: entry, mainstream ed expert. Nella prima troviamo i processori Xeon E3, come sempre, mentre è in quella mainstream che s'inseriscono le CPU Xeon W, laddove fino alla scorsa generazione trovavano posto gli Xeon E5-1600. La fascia expert è invece occupata dagli Xeon Scalable, che prendono il posto degli Xeon E5-2600 e sono destinati a piattaforme dual-socket.
Infatti, laddove gli Xeon Scalable si rivolgono alle workstation dual-socket, i processori Xeon W sono destinati ai sistemi single-socket. Come per ogni processore per workstation, Intel ha inserito anche in questa serie una folta schiera di tecnologie di gestione, affidabilità e sicurezza insieme a un buon numero di core.
Le CPU Xeon W hanno frequenze Turbo Boost fino a 4,5 GHz e fino a 18 core con Hyper-Threading, per un totale di 36 thread. Questo permette di avere prestazioni fino a 1,87 volte maggiori rispetto a CPU di quattro anni fa (test SPECint*_rate_base2006). L'azienda indica invece un passo avanti fino a 1,38 volte rispetto ai chip precedenti.
La serie Xeon W è prodotta con processo produttivo 14nm+, adotta l'architettura mesh già incontrata con le CPU Skylake-X (qui un approfondimento) e una gerarchia della cache ribilanciata. Insomma, si tratta di soluzioni Skylake-X in salsa Xeon. Gli Xeon W non potranno però essere usati in piattaforme desktop (e viceversa), malgrado il socket Socket R4 non sia altro che un'interfaccia LGA 2066. Servirà una motherboard con PCH C422.
Come potete vedere nella slide qui sopra, ogni modello ha caratteristiche che ricordano gli attuali modelli Skylake-X, anche se Intel ha deciso di non presentare equivalenti delle proposte con 16 core / 32 thread e 12 core / 24 thread presenti invece nell'offerta HEDT (High-End DeskTop). Chissà, forse lo farà in futuro.
Si può notare inoltre come le frequenze base e Turbo Boost siano differenti, e come gli Xeon supportano solo il Turbo Boost 2.0, laddove le proposte desktop godono del Turbo Boost 3.0. Inoltre, a differenza dei Core i9, il moltiplicatore dovrebbe essere bloccato.
Tutti i processori hanno 48 linee PCI Express e due unità FMA a 512 bit per AVX-512. I processori supportano configurazioni di memoria quad-channel DDR4-2666 con due DIMM per canale (2 DPC). Non manca il supporto ECC per una maggiore affidabilità e supporto fino a 512 GB di memoria RDIMM/LRDIMM. La tecnologia vPro è un altro elemento differenziante rispetto ai modelli desktop.
I modelli con 4 core / 8 thread Xeon W-2125 e W-2123 sembrerebbero di primo acchito due revisioni del Kaby Lake-X Core i7-7740X, ma le due unità FMA a 512-bit e le 48 linee PCIe, insieme al TDP di 120W indicano che non si tratta di modelli Kaby Lake-X bensì di derivati di Skylake-X.
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Il resto della gamma ha un TDP di 140W, che è sorprendente per le soluzioni Xeon W-2195 e W-2175 con 18 core / 36 thread e 10 core / 20 thread che sembrano equivalenti ai modelli Core i9-7820XE e Core i9-7940X per desktop, dotati di un TDP di 165W. Il W-2195 ha una frequenza di base inferiore che potrebbe spiegare il TDP minore, mentre del W-2175 non conosciamo ancora le frequenze.
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Trattandosi della prima forza del mercato (ne detiene la quasi totalità), Intel vanta un'ampia gamma di partner pronti a supportare la nuova offerta tra cui Dell, Fujitsu, HP e Lenovo. I modelli fino a 10 core sono disponibili agli OEM da subito, mentre le soluzioni più prestanti saranno disponibili prossimamente.
Attualmente il top di gamma Core i9 è 7900X con 10 core / 20 thread, ma a breve arriveranno CPU fino a 18 core / 36 thread.