Senza compressione dati, il carico per la nostra CPU Pentium 4 a 2.2 GHz era di circa il 40%. È bastato selezionare il livello di compressione minimo per passare a una richiesta dell'80%, la situazione peggiora leggermente con la compressione alta.
Ecco un difetto del drive REV: a differenza di molte soluzioni streamer, Iomega non offre nessun tipo di compressione hardware. Come risultato, quando si copiano grandi quantità di dati il carico del processore è molto elevato. Quando i dati si leggono, il carico è leggermente inferiore. A difesa di Iomega dovremmo dire che un'interfaccia ad alte prestazioni USB 2.0 mangia di per sé un buon terzo delle risorse processore a disposizione.
Questo può diventare problematico quando si effettuano backup di un sistema che è già sottoposto a un carico di lavoro elevato. Per esempio, un server Web che gestisce delle applicazioni pesanti come dei Forum riuscirà a eseguire ben poche query su database una volta avviato un backup.Possiamo affermare, per esperienza, che le varianti SCSI (il cui lancio è imminente) non consumeranno più del 30-40% delle risorse.
Iomega ha fatto bene a posizionare il REV come alternativa economica a molte tecnologie streamer, anche se in questo tipo di applicazioni il prezzo può diventare una variabile marginale.