ISP, no al ruolo di Poliziotti della Rete

Gli Internet Service Provider (ISP) non ci stanno a diventare i controllori della Rete e dicono no alla FIMI.

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a cura di Manolo De Agostini

Gli Internet Service Provider (ISP) non ci stanno a diventare i controllori della Rete, coloro che dovrebbero controllare bit dopo bit l'uso che gli utenti fanno della loro connessione e intervenire nel caso si stia perpetrando un illecito. Non solo ne ha parlato l'Unione Europea bocciando una proposta simile avanzata dal governo francese, ma lo ha fatto anche Enzo Mazza, presidente di FIMI, secondo il quale per tutelare il diritto d'autore i provider "dovrebbero tagliare la linea ai clienti che commettono infrazioni dopo tre volte". Una proposta surreale, così è stata definita da Assoprovider.

L'associazione che riunisce gli ISP italiani si definisce un semplice "trasportatore di bit e nessun trasportatore si pone il problema se il destinatario della merce pagherà o meno il mittente e cessa di fare consegne per chi non paga il trasporto", chiarendo che la proposta di Mazza sarebbe solamente controproducente per gli ISP, che si troverebbero a perdere molti clienti. "Quindi il passo successivo quale sarà? L'istituzione del registro dei clienti "inaccettabili"?!", continua il comunicato di Assoprovider.

"Ancor più grave è il fatto che questi soggetti, cosi ligi alla legge quando invocano la protezione dei propri diritti, si dimentichino sistematicamente delle altre leggi a tutela dei cittadini, e che non esiste nessun ambito nel quale un'entità privata applichi sanzioni conto terzi senza che queste siano state erogate dai poteri dello Stato a ciò preposti. Ci pare che non vi sia alcuna voglia di spendere le risorse personali (nemmeno quelle intellettuali) per capire come risolvere il proprio problema ma solo trovare una strada facile che tuteli integralmente interessi particolari con i costi sulle spalle di tutti tranne che le proprie".

Assoprovider accusa la FIMI - Federazione Industria Musicale Italiana - di fare dello scaricabarile, per difendere i propri interessi passando sopra tutti e tutti, utenti e gestori della Rete in primis.

"Assoprovider continuerà ad opporsi a ogni tentativo di attribuire funzioni di controllo sull'operato degli Utenti della Rete, rifiutando ogni ruolo di Poliziotti della Rete, ruolo che non è proprio di aziende private e a cui NON deve essere attribuito".