Ivy Bridge, primi test per la CPU Intel a 22 nanometri

L'overclocker Coolaler ha pubblicato una serie di prove con un engineering sample di CPU basata su architettura Ivy Bridge. Si tratta di un dual-core con Hyper-Threading, probabilmente un Core i3.

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a cura di Manolo De Agostini

In Rete i primi test su un processore Ivy Bridge di Intel, basato su processo produttivo a 22 nanometri. Nonostante le ultime notizie ne diano l'arrivo tra marzo e aprile del prossimo anno, ecco spuntare un engineering sample nelle mani dell'overclocker Coolaler, che ha pubblicato i primi test su un forum cinese.

La CPU in questione ha due core e quattro thread, frequenza di 1,8 GHz, 256 KB di cache L2 per core e 4 MB di cache L3 condivisa. Probabilmente si tratta di una soluzione della famiglia Core i3. A riprova che i processori Ivy Bridge saranno compatibili con l'attuale socket LGA 1155, la CPU è stata provata su una scheda madre con chipset P67 e 8 GB di memoria dual-channel DDR3-1600 MHz.

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L'overclocker ha anche provato a fare un confronto con Sandy Bridge, riducendo la frequenza di un Core i5 2400 - quad-core senza Hyper-Threading - a 1,8 GHz e mettendoli alla prova con alcuni test. AIDA64 ha rilevato solamente le latenze della cache L1 (2,2 nanosecondi) e della cache L2 (2,9 nanosecondi) del sample. In CPUMark 99 il processore Ivy Bridge ha totalizzato 278 punti, mentre il Core i5 2400 downcloccato non è andato oltre i 276 punti.

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Le due CPU sono state provate anche con Cinebench 11.5 64-bit, un test multithreaded. Il dual-core Ivy Bridge ha raggiunto 1,81 punti, mentre il Core i5 2400 a 1,8 GHz ha totalizzato 2,61 punti. Al Super PI 1M, infine, la CPU a 22 nanometri ha impiegato 22,198 secondi, contro i 20,806 della soluzione quad-core.

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Come potete immaginare, le prestazioni di questa soluzione non sono neanche lontanamente vicine a quelle che offriranno i modelli Ivy Bridge di fascia alta, ma si tratta comunque del primo sample in circolazione, il che conferma che la produzione a 22 nanometri con transistor 3D è in corso. Da qui all'uscita della nuova famiglia di processori Intel dovrebbe comunque effettuare diverse revisioni in modo da affinare il processo, il che dovrebbe avere un impatto su prestazioni e consumi.