E venne il giorno in cui Jay Z, Rihanna, Kanye West, Madonna, Nicki Minaj, Alicia Keys, Daft Punk, Arcade Fire e Beyoncé decisero di creare gli Avengers dello streaming musicale. Il produttore rapper più potente della East Coast ieri ha organizzato a New York un evento stampa con i suoi colleghi per far capire che la musica è cambiata.
La sua creatura Tidal (WiMP), acquistata recentemente per 56 milioni di dollari, vuole spingersi oltre la prevedibile sfida con Spotify, Apple e Google. Punta a rivoluzionare il mercato unendo le forze dello star-system: saranno gli artisti di grido stessi a essere azionisti della piattaforma.
Oggi Tidal è un servizio di streaming musicale a pagamento (19,9 euro al mese) che offre qualità ad alta definizione, playlist, radio, etc. Un gradino sopra rispetto alla concorrenza – considerato il supporto al formato FLAC 1411 – ma comunque a livello di servizi piuttosto in linea con il mercato.
"Questa è una piattaforma di proprietà degli artisti", ha dichiarato recentemente Jay Z. "Stiamo coinvolgendo le persone che hanno davvero interesse nella musica con il massimo rispetto". Il prossimo passo sarà quello di abbassare la soglia di ingresso al servizio, quindi offrire abbonamenti a partire da 10 dollari al mese con qualità compressa. I dettagli non sono noti ma è probabile che si pensi all'attuale AAC+ 96 o forse meno.
L'idea è anche di sfruttare Tidal come vetrina privilegiata per anteprime o materiale esclusivo. Poi anche intrattenimento video, social media, biglietti per i concerti, merchandise e chissà cos'altro.
D'altronde la sfida è ambiziosa: Spotify vanta 60 milioni di utenti di cui 15 milioni abbonati; Tidal ha 512mila abbonati.