K, supercomputer da 8,2 petaflops che straccia tutti

C'è un nuovo re in città, cari supecomputer: si chiama K, raggiunge gli 8,16 petaflop ed è stato realizzato da Fujitsu per un istituto giapponese. Non teme confronti, almeno per ora.

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a cura di Manolo De Agostini

C'è un nuovo leader tra i supercomputer, il giapponese "K", con 8,16 petaflops di potenza. Installato al RIKEN Advanced Institute for Computational Science di Kobe, il nuovo sistema scalza il Tianhe 1A del National Supercomputing Center di Tianjin, Cina, capace di toccare i 2,5 petaflops. 

Come molti di voi sapranno, questi prodotti servono per effettuare complesse ricerche in diversi settori, da quello energetico a quello finanziario, fino a simulazioni climatiche.

Il nuovo supercomputer, ancora in costruzione (entrerà in servizio nel novembre 2012), ha nella sua forma attuale 68.544 CPU SPARC64 VIIIfx a otto core, per un totale di 548.352 core. Quando sarà completato, dovrebbe integrare più di 80.000 CPU SPARC64 VIIIfx. Le CPU, così come la progettazione e la costruzione, sono opera di Fujitsu.

Secondo Jack Dongarra, professore d'ingegneria elettrica e informatica all'Università del Tennessee, per raggiungere una potenza simile servirebbero un milione di computer desktop. Il "K" è basato su 672 cabinet e ha bisogno dell'elettricità richiesta da quasi 10 mila abitazioni (per una bolletta di 10 milioni di dollari all'anno). L'obiettivo dei ricercatori è arrivare a 10 petaflops e per questo stanno già pensando di espandere le dimensioni del supercomputer a 800 cabinet.

E ora chi è lo re?

Il Giappone torna così in vetta dal novembre del 2004, quando il NEC Earth Simulator fu scalzato dal trono dopo due anni di dominio. La nuova top five, oltre che dal supercomputer "K" e dal Tianhe-1A, si compone del Jaguar (1,75 petaflops, situato all'Oak Ridge National Laboratory e usato dal Dipartimento dell'Energia statunitense), del Nebulae (1,27 petaflops, National Supercomputing Center) e dello Tsubame 2.0 (1,19 petaflops, Tokyo Institute of Technology).

Secondo il professor Dongarra, un supercomputer chiamato Blue Waters sviluppato dall'University dell'Illinois potrebbe lottare ad armi pari con K, ma ancora non ci sono numeri concreti. Il test che stabilisce la potenza dei supercomputer è Linpack, un benchmark che si occupa di mettere alla prova i sistemi con equazioni lineari. Il risultato è espresso in operazioni in virgola mobile al secondo (flops).

L'evoluzione dei supercomputer negli ultimi anni è stata molto aggressiva, basti pensare che la barriera del petaflop è stata superata dal Roadrunner nel giugno 2008. Il supercomputer, situato al Los Alamos National Laboratory, è ora in decima posizione.

La classifica che riunisce tutti i supercomputer si chiama Top 500. IBM è l'azienda che ha più sistemi nella lista, il 42 percento, seguita da HP (31%) e Cray (6 percento). Intel è l'azienda che fornisce i processori per la maggior parte dei supercomputer in classifica, seguita da AMD e IBM. Gli Stati Uniti sono la nazione con il numero più alto di supercomputer (256), seguita da Cina (62), Germania (30), Regno Unito (27), Giappone (26) e Francia (25).