Kaspersky: la superstar passata al setaccio

Con la diffusione di Internet e dei programmi peer-to-peer, l’antivirus è diventato un elemento indispensabile per la sicurezza dei propri dati. Gli antivirus disponibili, però, sono davvero molto numerosi. Qual è la scelta migliore?

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a cura di Tom's Hardware

Kaspersky: la superstar passata al setaccio

Da alcuni anni a questa parte, Kaspersky è considerato uno dei migliori, se non il migliore, antivirus. Vediamo se la fama è meritata.

Un'interfaccia perfettibile

Sobria e relativamente chiara, l'interfaccia di Kaspersky permette di navigare abbastanza facilmente, ma utilizza una combinazione di colori che rende alcune parti delle finestre poco leggibili. Le impostazioni di default sono state ben scelte e l'utente ha la possibilità di modificare manualmente una moltitudine di parametri. Questa grande abbondanza di opzioni sicuramente sarà gradita dagli utenti più esperti, che potranno calibrare al meglio il livello di protezione, ma potrebbe anche disorientare l'utente medio, completamente smarrito di fronte a una tale mole di opzioni.

Non tutte queste opzioni sono oscure e alcune di esse possono essere utilizzate un po' da tutti: per esempio quella che permette d'impostare una password per la disattivazione del programma, prevenendo così il rischio che sia un virus a farlo, per facilitare l'ingresso ad altri malware.

Prestazioni interessanti

La protezione permanente è efficace: virus nascosti in file zippati, o negli allegati email, hanno bassissime probabilità di passare indenni ai controlli di Kaspersky. Qualche problema invece in altre situazioni: il programma non sempre riconosce i virus quando vengono rinominati e i file infetti contenuti in una periferica esterna non vengono riconosciuti appena si collega la periferica al PC, ma solo quando si tenta di aprire il file.

Un semplice scan degli hard disk è sufficiente a mettere in luce l'alta qualità del motore di scansione: l'affidabilità è paragonabile a quella di G-Data o di Panda. Analogamente a questi due antivirus, non viene rilevato il 100% dei virus, ma difficilmente un software maligno passa inosservato.

L'alto livello di protezione rallenta il sistema

La protezione permanente non è molto avida in termini di RAM (9 MB), ma effettua continui accessi al disco rigido, troppo frequenti. Una scansione dell'hard disk impegna molto la CPU, mediamente per il 50%, anche se dobbiamo dire che non ci sembra un valore sorprendente, in relazioni al livello di sicurezza offerto. Quello che sorprende è invece la durata: il tempo richiesto per completare una scansione con Kaspersky è doppio rispetto a quello impiegato da G-Data, ed il livello di protezione offerto dai due antivirus è del tutto paragonabile.

Segnaliamo con piacere che il tempo d'avvio di Windows aumenta di soli 20 secondi. Tra gli antivirus più efficaci, Kaspersky è quello che ritarda meno l'avvio del sistema operativo.

Conclusioni

Questo antivirus è quello che offre il più ampio ventaglio di opzioni. Tutto fuorché economico (costa 59,95 euro), Kaspersky offre delle buone prestazioni, ma ha perso un po' del suo smalto. È diventato più pesante per il sistema operativo e un po' meno affidabile (pur restando uno dei migliori) rispetto a Panda o G-Data. La superstar della sicurezza informatica è diventata un outsider piuttosto che un leader.