Kaspersky staccherà la spina alla VPN in Russia molto presto

Kaspersky ha deciso di non vendere più la propria VPN in territorio russo. Al momento, non ci sono dichiarazioni ufficiali circa i motivi.

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a cura di Marco Doria

Kaspersky
è uno dei brand più noti nell'ambito degli antivirus, tanto da poter essere considerato un marchio storico. Nelle suite di sicurezza proposte all'utenza, l'azienda include anche la propria VPN
, nota come Kaspersky Secure Connection, un prodotto acquistabile anche separatamente dall'antivirus.

Nelle prossime settimane, però Kaspersky Secure Connection non sarà più commercializzata nel territorio della Federazione Russa. Questa è la decisione presa dall'azienda e comunicata attraverso la versione russa del proprio blog ufficiale. Tuttavia, l'operazione sarà graduale e la versione a pagamento della VPN di Kaspersky resterà acquistabile sia sul sito ufficiale che sugli app store fino a dicembre 2022.

I clienti russi che hanno già un abbonamento attivo, potranno continuare a utilizzare il servizio di virtual private network fino alla scadenza successiva, che però non andrà oltre la fine del 2023.

Al momento, Kaspersky non ha fornito alcuna motivazione ufficiale dietro la scelta di non commercializzare più Kaspersky Secure Connection in Russia, dunque al momento si possono solo fare delle ipotesi.

Ad esempio, Roskomnadzor, l'ente regolatore responsabile del monitoraggio delle telecomunicazioni in Russia, ha annunciato il bando delle VPN in territorio russo a giugno 2021. Infatti oggi nella Federazione è vietato usare NordVPN, Express VPN, ProtonVPN, VyprVPN e altri servizi del genere.

Il motivo dietro il ban è il rifiuto da parte dei fornitori di aderire al database FGIS, per evitare la censura governativa alle connessioni VPN, ma soprattutto per non rendere traffico e identità degli utenti disponibili al vaglio delle autorità russe.

A partire dal mese prossimo, poi, Roskomnadzor introdurrà un sistema di analisi del traffico internet basato su IA, per analizzare le informazioni pubblicate online. Questo, probabilmente, inasprirà la situazione nel territorio russo. Considerando che molti cittadini si sentiranno ancora più pressati a usare una VPN, è probabile che stia aumentando anche la pressione statale nei confronti dei provider di VPN affinché non offrano più strumenti in grado di celare le identità degli utenti.