La banda larga in Europa, al 30% nel 2010

L'Unione Europea si auspica un incremento della diffusione della banda larga in tutti gli stati membri.

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a cura di Manolo De Agostini

L'Unione Europea ha un desiderio: far sì che il 30% della popolazione degli stati membri sia raggiunta da Internet ad alta velocità entro il 2010. L'incremento della diffusione dei mezzi di comunicazione a banda larga, oggi ferma al 20 percento, è necessaria per guidare la crescita economica, afferma Viviane Reding, Commissario dell'UE. Gli Stati Uniti, al momento, sono al 22,1 % e l'UE vuole il sorpasso.

Attualmente solo otto dei 27 paesi membri si trovano davanti agli Stati Uniti come uso di banda larga. Danimarca, Finlandia, Olanda e Svezia sono paesi leader a livello mondiale in questo settore.

"Questi paesi dell'UE, insieme a Regno Unito, Belgio, Lussemburgo e Francia hanno un tasso di penetrazione della banda larga superiore a quello fatto segnare dagli Stati Uniti nel luglio 2007", ha dichiarato la Reding. Per raggiungere l'obiettivo prefissato, l'UE riformerà il mercato delle telecomunicazioni.

Chiaramente, per far sì che ci sia una crescita forte della banda larga negli Stati membri, si dovrà scardinare qualche monopolio e in questo caso, nonostante Open Access, in Italia andranno applicate pesanti riforme a tutto il sistema. Nel nostro Paese, infatti, il Digital Divide è ancora un grande problema.