La dipendenza da PC è già realtà in Italia

Un sondaggio di Eurodap conferma che gli utenti di pc rischiano forme di dipendenza digitale

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a cura di Dario D'Elia

La dipendenza da PC sembra colpire anche in Italia. Secondo l'ultimo sondaggio dell'associazione europea per il disturbo da attacchi di panico (Eurodap), il 70% degli italiani starebbe almeno 2 ore al giorno di fronte al PC – al di fuori dell'orario lavorativo. Il tutto valutando il proprio comportamento "normale, sano e indispensabile".

"Analizzando le risposte degli intervistati si ha la sensazione di trovarsi di fronte a persone completamente dipendenti dal PC, a drogati di computer che non si ritengono tali", ha sottolineato Paola Vinciguerra, presidente di Eurodap.

"È come parlare con degli adolescenti di quanto sia dannoso fumare gli spinelli o bere alcool. I ragazzi rispondono che possono smettere quando vogliono e che poi non fa male. Chi passa ore davanti al PC pensa che non ci sia il pericolo della dipendenza, che non siano in agguato disturbi e addirittura danni cerebrali".

Il sondaggio, come riportano gli studiosi di Eurodap, è stato effettuato su un campione di 800 possessori di pc di età compresa tra i 20 e 75 anni.

"Bisogna controllare la nostra permanenza quotidiana davanti al computer e anche quella dei nostri figli. Impariamo a concederci un giorno sabbatico, al di fuori del mondo tecnologico: spegniamo i computer e i telefonini e cerchiamo di gustarci ogni momento trascorso con le persone reali alle quali vogliamo bene", ha concluso Vinciguerra.

La  psicoterapeuta sostiene infatti che "l'overdose di chat, social network, Sms, e-mail può generare comportamenti ossessivi, ansia e depressione".

A voi i commenti, non so se piangere, ridere o deprimermi.