La giapponese Scythe si riorganizza per affrontare la crisi

La giapponese Scythe sta per chiudere, come annunciato dalla filiale statunitense. L'azienda produttrice di dissipatori per CPU e non solo era molto apprezzata dagli appassionati per prodotti come il Katana e il Kabuto. Nelle scorse settimane ha cessato di esistere anche Danger Den. EDIT: Notizia aggiornata.

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a cura di Manolo De Agostini

AGGIORNAMENTO ore 11.30: il sito Hardware.info riporta che la divisione europea non sarà chiusa, in quanto è in salute - al pari della divisione giapponese. "Scythe Europa parla di riorganizzazione, e dice che la divisione statunitense potrebbe riaprire in 4 mesi circa. Nel frattempo sarà la sede centrale in Giappone a occuparsi della distribuzione negli Stati Uniti". Modificato il titolo, in precedenza: "Addio alla giapponese Scythe, CPU bollenti senza dissipatori". Di seguito il testo originale della notizia

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Scythe, azienda giapponese produttrice di dissipatori, sta per chiudere. L'annuncio arriva dalla filiale statunitense, come un fulmine a ciel sereno. Sul sito dell'azienda si può infatti leggere il seguente messaggio. "Scythe USA è stato fornitore di prodotti Scythe per gli anni passati.

Nel mese di novembre 2012, Scythe USA ha dovuto prendere la difficile decisione di terminare le sue operazioni a seguito della chiusura della casa madre. Abbiamo notevolmente apprezzato il vostro supporto nel corso degli anni", ha scritto Masahiro Sakai, amministratore delegato di Scythe USA.

Non è chiaro il motivo di questa decisione, soprattutto perché il marchio Scythe è apprezzato dai consumatori, sia per i prezzi contenuti che per le capacità tecniche dei prodotti. Da rilevare che mentre il sito web statunitense reca questa informazione, su quello europeo e giapponese non vi sono messaggi e funzionano come se niente fosse.

Produttore di diverse soluzioni di successo come il Mugen, il Katana o il Kabuto, Scythe si trova in un mercato in cui la concorrenza non manca. Tra i tanti abbiamo Zalman, Cooler Master, Noctua e Artic Cooling, senza contare i produttori di soluzioni a liquido, fra cui oltre ad alcuni dei nomi già citati troviamo Corsair e Antec.

Il settore dei PC è in crisi da tempo e non si vede la luce in fondo al tunnel, come ovvio che sia date le condizioni economiche mondiali. Nelle scorse settimane abbiamo perso anche un'altra azienda, che molti appassionati conosceranno: Danger Den.

Il produttore statunitense di waterblock sembra abbia chiuso per il decesso della moglie del fondatore. Sul sito, ancora attivo, si parla di un possibile nuovo inizio sotto "nuove forme", segno che probabilmente il team sta cercando nuovi fondi per costituire un'azienda in altri settori. Speriamo si rimettano in piedi, anche se Danger Den e i suoi prodotti di qualità sono da considerarsi un capitolo del passato.