La risposta della Free Software Foundation Europe

Il Ministero degli Esteri tedesco abbandona Linux e il progetto open source e torna a Microsoft. Linux sarebbe antieconomico, inefficace, poco sicuro, difficile da usare e poco compatibile con Windows. Il Presidente di Linux-Verband: quello che dicono non è vero, è frutto della loro immaginazione.

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a cura di Elena Re Garbagnati

Ovviamente questa decisione sta attirando molte polemiche. Il portavoce del gruppo parlamentare verde sulla politica di Internet, Konstantin von Notz, ha definito le giustificazioni del Governo "un po' bizzarre. Il costo di gestione di due sistemi operativi coesistenti non è un argomento plausibile per giustificare l'abbandono della strategia open source". 

La FSFE accusa il Governo tedesco di essere "deliberatamente offensivo nei confronti del Software Libero in generale"

Secondo la Free Software Foundation Europe (FSFE) "il governo tedesco si è aggrovigliato nelle contraddizioni. Molte risposte indicano che il governo o non riesce a capire importanti aspetti del Software Libero, o è deliberatamente offensivo nei confronti del Software Libero in generale". La fondazione ha accusato il governo tedesco di diffondere deliberatamente i vecchi miti secondo i quali il software libero è meno user-friendly, comporta maggiori costi per l'hardware e non offre alcuna responsabilità, tutte dichiarazioni false.

Elmar Geese, presidente del Linux-Verband, gli fa eco: "le dichiarazioni secondo le quali il Software Libero sarebbe più difficile da usare, causerebbe costi hardware aggiuntivi e non fornisca garanzie di sicurezza è frutto dell'immaginazione e non di una risposta seria da parte del governo".