La serie Radeon RX 7900 potrebbe usare GPU Navi 31 non complete

Le prime schede grafiche della serie Radeon RX 7900 potrebbero essere equipaggiate con GPU non definitive e ancora da ottimizzare.

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a cura di Antonello Buzzi

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Come sicuramente già saprete, recentemente AMD ha lanciato le sue prime due schede video basate sull'architettura RDNA 3, vale a dire la Radeon RX 7900 XT e Radeon RX 7900 XTX. Entrambe sono equipaggiate con la GPU Navi 31 e offrono validissime performance in rasterizzazione, anche superiori, per quanto riguarda il modello RX 7900 XTX, alla GeForce RTX 4080 di NVIDIA. Grossi passi in avanti sono stati compiuti anche in ambito Ray Tracing, sebbene non si sia ancora arrivati al livello della sua diretta rivale “verde”. Per tutti i dettagli del caso, vi rimandiamo alla nostra recensione completa.

Tuttavia, stando al leaker Kepler, sembra che la prima revisione delle schede Radeon RX 7900 non offra chip davvero completi e questo potrebbe aver portato anche a prestazioni inferiori rispetto alle aspettative. Infatti, ha scoperto che i primi chip RDNA 3, che comprendono GFX1100 (Navi 31), GFX1102 (Navi 32) e GFX1103 (APU per la gamma Phenix), possiedono un hardware di prefetch degli shader non funzionante. Stando all'ultimo aggiornamento su GitHub, sembra che le GPU Navi 32 siano in realtà basate sull'IP "GFX1103", mentre quelle Navi 33 presentano l'IP "GFX 1102". Il problema si riscontra anche su tutti gli altri chip oltre a Navi 32 e sicuramente sarà presente anche in varie GPU che arriveranno sia su desktop che su notebook all'inizio del prossimo anno.

Secondo Kepler, non si tratta di una situazione risolvibile in pochi mesi e AMD potrebbe impiegare anche un anno prima di lanciare sul mercato una nuova revisione più efficiente di questi chip. Inoltre, caratteristiche importanti come le istruzioni VOPD presenti nelle GPU RDNA 3 avrebbero dovuto offrire un grande miglioramento delle prestazioni, ma in realtà sono riuscite a fornire solo un miglioramento del 4% rispetto a RDNA 2 nei titoli con effetti di Ray Tracing. A tal proposto, un rappresentante di AMD ha dichiarato ai colleghi di Hardware Times:

Wave64 può accedere in modo nativo alle nuove ALU per una velocità di esecuzione doppia, in modo da sbloccare le prestazioni durante l'esecuzione di codice ALU intenso. Per la modalità Wave32, il compilatore esegue il riordino localizzato e l'impacchettamento delle istruzioni nella codifica VOPD. Una scena di test RT che utilizza la codifica VOPD ha fornito un aumento di circa il 4% dei fotogrammi al secondo, eliminando il collo di bottiglia dell'ALU. Ci aspettiamo di vedere ulteriori miglioramenti man mano che il compilatore matura con ulteriori ottimizzazioni per la mappatura delle sequenze di codice nelle codifiche VOPD. E con i progressi nell'uso dell'intelligenza artificiale, dell'RT e delle tecniche di rendering guidate dal calcolo per un rendering più realistico, ci aspettiamo di vedere codici che sfrutteranno sempre più queste nuove ALU.

È possibile che AMD non fosse completamente pronta a lanciare le sue nuove schede e le abbia commercializzate per non perdere troppo terreno rispetto a NVIDIA, già presente sul mercato con le sue GeForce RTX 4090 e RTX 4080.