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a cura di Elena Re Garbagnati

Quando si vede il Latitude 7390 2-in-1 s'intuisce subito che si tratta di un prodotto professionale: nero integrale, senza vezzi o tocchi innovativi sullo stile. È il classico prodotto serioso che era scontato qualche tempo fa, e che adesso risulta un po' contro corrente dato che la maggior parte dei concorrenti ha rimesso mano ai design degli chassis per dare un tocco di originalità ai prodotti.

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Chi bada solo (o per lo più) alla concretezza comunque ci troverà molti vantaggi: il rivestimento è integralmente in materiale soft touch che ne facilita la presa salda, ha angoli arrotondati e uno spessore relativamente sottile che ne garantiscono nel complesso un'ottima maneggevolezza. In più sono da tenere in conto le cerniere robuste che consentono la rotazione a 360 gradi del coperchio. Il notebook è conforme alle specifiche MIL-SPEC 810G per la resistenza a temperature estreme, polvere, urti e vibrazioni.

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Alzando il coperchio si vedono all'interno le cornici sottili sui lati corti; in alto invece resta la cornice più spessa per alloggiare la webcam e per consentire di agguantare il prodotto in modalità tablet senza fare selezioni indesiderate. Sul fronte della sicurezza si nota subito il lettore d'impronte digitali sul touchpad, sotto alle frecce direzionali della tastiera a isola, ed è meno evidente ma presente la fotocamera a infrarossi per il riconoscimento facciale con Windows Hello. Non mancano inoltre i lettori NFC  e Smart, oltre alla tecnologia vPro per la gestione remota.

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La prima novità che salta agli occhi rispetto ai predecessori riguarda la connettività: a sinistra troviamo una coppia di porte Thunderbolt 3 (una delle quali deve essere usata per la ricarica della batteria), l'uscita video HDMI, una porta USB 3.0 e un lettore per le schede Smart Card. A destra ci sono invece un'altra porta USB 3.0 di tipo A, un vano per le schede microSD, il vano SIM, la presa jack per le cuffie, il bilanciere per il volume e il pulsante di accensione.

Con un peso di 1,44 Kg e dimensioni di 30,5 x 21 x 1,2 - 1,8 cm, il Latitude 7390 è più compatto rispetto ad alcuni concorrenti, ma non necessariamente più leggero. Per esempio, il Lenovo ThinkPad X1 Yoga di terza generazione misura 333 mm x 229 mm x 17,05 mm e pesa 1,4 Kg, mentre l'HP EliteBook x360 G2 misura 31,69 x 21,85 x 1,49 cm e pesa 1,28 Kg.

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Durante i test non abbiamo amato alla follia la tastiera con i tasti a isola, che offrono una superficie d'appoggio dei polpastrelli leggermente più piccola di quella di molti concorrenti. La corsa in compenso è buona (1,8 millimetri, contro un valore accettabile compreso fra 1,5 e 2 mm) e la forza di attuazione richiesta è di 68 grammi (a fronte di un minimo di 60 gr). Il feedback durante la digitazione è quindi buono, tanto che nel test di digitazione 10fastfingers.com abbiamo totalizzato 115 parole al minuto, però con un tasto di errore del 6 percento. Un valore un po' alto quest'ultimo, dato dalle doppie battiture in cui siamo incorsi a causa dei tasti un po' piccoli.

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Il touchpad consiste in un rettangolo sensibile che misura 9 x 5 cm e ha i tasti di selezione a parte: quest'ultima è un'ottima idea, ma comporta che l'area sensibile sia un po' piccola e che si finisca spesso contro i bordi durante la navigazione. A titolo di paragone, l'X1 Yoga ha un touchpad che misura 9,9 x 6 cm, mentre l'EliteBook x360 ha un touchpad da 10,9 x 6,6 cm. In compenso le gesture multitouch funzionano alla perfezione.

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La webcam da 720p è un prodotto valido a supporto delle videoconferenze: riproduce immagini abbastanza nitide da riuscire a distinguere dettagli minimi, anche se i colori non sono molto precisi. Gli altoparlanti invece sono potenti ma emettono suoni piuttosto ovattati, soprattutto in modalità notebook. È preinstallato il software audio Waves MaxxAudio Pro, ma giocando con gli equalizzatori la situazione non cambia in maniera vistosa.