Le CPU Intel a 14 nanometri potrebbero arrivare in ritardo

Intel frena sulla produzione a 14 nanometri. L'azienda avrebbe bloccato anzitempo un corso di aggiornamento per 600 dipendenti dell'impianto irlandese di Leixlip. Il ritardo sarebbe di almeno sei mesi e potrebbe avere ripercussioni sulla roadmap sia desktop che mobile.

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a cura di Manolo De Agostini

Intel potrebbe ritardare l'introduzione del processo produttivo a 14 nanometri. Secondo l'Irish Times l'azienda rimanderà a casa 600 dipendenti irlandesi dell'impianto di Leixlip (Dublino), prima del tempo, dopo averli portati negli Stati Uniti per un corso di aggiornamento.

Le seicento persone (una frazione delle 4500 impegnate a Leixlip) sono attualmente in Arizona e Nuovo Messico per prendere confidenza con i macchinari per la produzione a 14 nanometri, ma a dicembre torneranno in patria, diversi mesi prima del previsto. I dipendenti irlandesi temono che Intel possa bloccare l'investimento nel loro stabilimento, dirottandolo sull'impianto che l'azienda ha in Oregon, e su cui ha impegnato ben 3,5 miliardi di dollari.

L'azienda statunitense, dal canto suo, ha dichiarato all'Irish Times che per ora i piani non sono cambiati (almeno non ufficialmente). "Apportiamo regolarmente degli aggiustamenti alla nostra forza lavoro per ottimizzare il talento a nostra disposizione, in base a ogni evenienza e condizione economica", ha affermato la casa di Santa Clara.

Il processo a 14 nanometri è cruciale per Intel, un'azienda che della capacità produttiva ha fatto non solo il suo fiore all'occhiello, ma soprattutto un'arma con cui sbaragliare la concorrenza. Ora più che mai, questo vantaggio va consolidato e non dilapidato. Come ha dichiarato l'amministratore delegato di ARM qualche giorno fa, probabilmente l'azienda supererà anche questo ostacolo e affronterà al meglio la sfida del settore mobile, ma queste voci non sono incoraggianti, anche se vanno prese con le pinze.

Secondo precedenti roadmap e indiscrezioni, Intel ha in cantiere la CPU Broadwell a 14 nanometri per il 2014, insieme ad altri chip (come Airmont) indirizzati anche al mercato di tablet e smartphone. Alcuni sample di prodotti non meglio precisati sono in fase di test da almeno dicembre dell'anno passato.

Non è chiaro se il presunto slittamento dei 14 nanometri sia da ricondursi a un problema tecnico, oppure semplicemente a una decisione di carattere prettamente finanziario, ma bisogna considerare che Intel ha recentemente tagliato la produzione sulla base di una domanda di mercato inferiori alle previsioni.

Intel è un'azienda che fa ingenti investimenti e per questo ha bisogno di mantenere le linee produttive il più possibile in funzione, e questo oggi non sta avvenendo. Non è un caso che nell'ultimo anno l'azienda abbia aperto i suoi impianti ad altre realtà come Achronix, Netronome e Tabula. Si vocifera di un possibile accordo anche con Cisco.

Secondo alcuni, Intel non sarebbe ancora rientrata dell'investimento sui 22 nanometri, e per questo i 14 nanometri sarebbero destinati a slittare in attesa di un miglioramento delle condizioni di mercato, con un possibile blocco dell'investimento sulla fabbrica irlandese. Rimaniamo quindi in attesa di saperne di più, probabilmente già nei prossimi mesi, dopo che l'azienda avrà presentato Haswell, la seconda architettura a 22 nanometri prevista per metà 2013.