Le CPU x86 vivranno ancora per trent'anni, parola di AMD

Secondo l'amministratore delegato di AMD, Rory Read, le CPU x86 saranno diffuse ancora tra trent'anni e rappresenteranno un'importante fetta di entrate per l'azienda ancora per 5 anni.

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a cura di Simone Raimondi

L'architettura x86 rimarrà il cuore dei computer ad alte prestazioni per diversi decenni secondo Rory Read, amministratore delegato di AMD. Il capo dell'azienda di Sunnyvale ha svelato la propria visione sul futuro del settore durante una conferenza in Svizzera.

"Credo che il settore x86 rappresenterà una fetta importante delle nostre entrate ancora per i prossimi 5/10 anni o più. L'x86 sarà ancora qui per lungo tempo anche dopo il mio ritiro. Ci saranno applicazioni x86, proprio come oggi ci sono applicazioni mainframe, anche tra 25 o 30 anni. Tutto questo non sta per cambiare radicalmente", ha affermato Read.

Quanto dichiarato dall'AD di AMD è in gran parte condivisibile. Da diversi anni ormai si sta facendo sempre più strada sul mercato l'architettura ARM: usata soprattutto su smartphone e tablet, nei prossimi anni mira a PC e server.

I futuri chip ARM a 64 bit potrebbero ritagliarsi una propria fetta di mercato anche nel settore PC grazie a sistemi operativi dedicati come Windows RT. È impossibile sapere però cosa accadrà realmente in questo ambito tecnologico nel corso dei prossimi anni.

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C'è chi crede che sul lungo periodo i processori ARM potrebbero sviluppare le potenzialità per sostituire a 360 gradi i chip x86 in tutti gli scenari d'uso, a eccezione di quelli per sistemi ad alte prestazioni, come suggerito da Read. Altri invece sostengono che il mercato non subirà mutamenti per tanti anni a venire.

L'unica cosa certa è che AMD non è del tutto estranea al mondo ARM. L'azienda si trova al momento in una situazione finanziaria non certo rosea e, nonostante in passato abbia costruito la propria fama grazie a processori x86, negli ultimi mesi ha mosso diversi passi verso l'architettura ARM.

Inizialmente ha creato la HSA Foundation (Heterogeneus System Architecture), annunciando che le APU di terza generazione avranno un chip ARM per offrire la tecnologia di sicurezza TrustZone, mentre nel 2014 avremo CPU Opteron per microserver basate sui core della serie Cortex A50.

Insomma, AMD oggi ha poco da perdere e tanto da guadagnare: continua a fare affidamento sulle proprietà intellettuali x86, ma inizia a muoversi sul fronte ARM, cosa che Intel non sembra voler fare, affrontando la sfida posta dai bassi consumi e dai prodotti mobile solo con l'architettura x86. Chi ha ragione?