Le memorie ad alta velocità sono per l'overclocking
Ogni generazione di memoria è progettata per lavorare a un preciso intervallo di frequenza. La prima generazione di memoria double data rate ha ricoperto le frequenze dai 100 ai 200 MHz (dalle DDR200 alle DDR400), le DDR2 sono partite da 266 MHz e hanno raggiunto i 400 MHz (dalle DDR2-533 alle DDR2-800) e le DDR3, infine, hanno iniziato la loro corsa a 533 MHz e arriveranno almeno a 800 MHz (dalle DDR3-1066 alle DDR3-1600). Ogni nuova generazione di DDR si basa su un processo produttivo più avanzato, che normalmente porta il beneficio di tensioni e dissipazione di calore maggiormente contenute. Queste caratteristiche permettono frequenze di lavoro elevate che però, soprattutto nei primi prodotti, costringono a latenze più rilassate. É per questo motivo che le nuove tecnologie di memoria abbisognano di frequenze elevate per raggiungere prestazioni migliori rispetto alla precedente tecnologia.
Le DDR2, per esempio, sono più veloci delle DDR400 solo a partire da velocità DDR2-667, mentre le DDR3 richiedono la velocità di 1333 MHz per mostrare benefici rispetto alle DDR2-800. Le memorie all'interno della stessa generazione sono retrocompatibili, il che significa che potrete acquistare DDR2-1066 e farle operare a velocità 667 o 800.
A partire dalla fine degli anni 90, oltre agli standard industriali, è nata una corrente di memorie per l'overclock. In passato abbiamo visto memorie DDR che superavano gli standard JEDEC del 50%, come ad esempio le DDR600 di GeIL. Le DDR2 hanno raggiunto la velocità DDR2-1200 molto prima che fossero lanciate le DDR3. Patriot detiene il record con le PC10.000. Il salto è persino maggiore con le DDR3, con alcuni moduli arrivati alla frequenza di 2 GHz.