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a cura di Dario D'Elia

Il mercato delle console – almeno per ora – è diventato il buco finanziario più consistente per Sony e Microsoft. Sebbene entrambi i giganti abbiano previsto complessivamente ottimi introiti di esercizio, le voci Playstation 3 e Xbox 360 continuano a distinguersi per la risicata profittabilità.

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Microsoft ha registrato, nel primo trimestre 2006, un fatturato di 10,9 miliardi di dollari, con 2,98 miliardi di dollari di profitto (+13% rispetto allo stesso periodo del 2005). Dati leggermente inferiori alle aspettative degli analisti, ma comunque incoraggianti. Il problema, però, è che Xbox 360 è costata troppo, sia in fase di sviluppo che nell’attuale iter produttivo e distributivo.

La perdita di 126 dollari per unità ha posto la divisione “Home and Entertainment” in serie difficoltà. Anche se le entrate sono passate dai 571 milioni di dollari del 2005 agli 1,056 miliardi di dollari del 2006, il profitto continua a scendere. La perdita operativa, infatti è incrementata dai 175 milioni di dollari dello scorso anno agli attuali 388 milioni di dollari.

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Se Microsoft complessivamente ha registrato un aumento delle entrate del 13%, i costi sono saliti del 49% a causa dei volumi produttivi di Xbox 360. Costi e distribuzione della console hanno influito notevolmente nei bilanci”, ha dichiarato Chris Liddell, CFO di Microsoft.

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Insomma, più aumenteranno le vendite e più le perdite si faranno consistenti. Il processo produttivo dei chip a 65 nanomentri, programmato per il 2007, permetterà un leggero abbassamento dei costi, ma è solo con il software e le royalty che si potrà assistere ad un aumento dei profitti. Insomma, come sa bene anche Sony, sono i “diritti” la vera miniera d’oro delle console. Merchandising, periferiche, servizi e videogiochi: veicoli di profitto a lungo termine.