3DFX

La storia delle schede video ci ha regalato aziende come 3DFX, Matrox, Rendition e S3. I loro prodotti hanno fatto la storia, ma non sono sopravvissuti a Nvidia e ATI/AMD.

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a cura di Tom's Hardware

3dfx Voodoo

3dfx voodoo 1

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La prima scheda video 3dfx venne commercializzata nel 1996 con il marchio Voodo e rapidamente divenne l'acceleratore 3D più veloce. Uno dei vantaggi principali di 3dfx erano le API Glide. Dato che le queste librerie erano scritte esclusivamente per i prodotti 3dfx, davano agli sviluppatori accesso a basso livello all'hardware e questo aiutava a massimizzare le prestazioni. Inoltre le schede erano meno dipendenti da altri componenti della piattaforma come CPU e memoria. L'unico svantaggio della Voodoo era che accelerava solo il 3D, il che significava che bisognava avere anche un controller 2D separato.

3dfx Voodoo Rush

3dfx creò la Voodoo Rush nel 1997 combinando l'hardware 3D della Voodoo con un controller 2D di terze parti su una scheda. 3dfx si accordò con diverse aziende che producevano acceleratori 2D, e come risultato c'era molta variabilità tra le schede Voodoo Rush.

3dfx voodoo rush

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Anche se l'hardware 3D derivava dall'originale frame buffer processor e texture mapping unit della Voodoo, i test indicavano che la Voodoo Rush era in genere più lenta. In parte ciò era attribuibile ai sottosistemi 2D e 3D con memoria condivisa, che riducevano il bandwidth disponibile per l'acceleratore 3D. La Voodoo Rush richiedeva anche driver più complessi e di conseguenza il maggiore overhead non era d'aiuto.

3dfx Voodoo2

3dfx voodoo 2

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La Voodoo2 seguì le orme dalla Voodoo in quanto gestiva solo la grafica 3D. La scheda usava una sola pixel pipeline con due TMU connesse a una quantità di vRAM tra 8 e 12 MB. Quando arrivò sul mercato era di gran lunga la soluzione 3D più veloce sul mercato e mantenne tale status per diverso tempo. La Voodoo2 era anche probabilmente la soluzione più costosa per i giocatori nel 1998, dato che oltre all'esborso per acquistarla era necessario dotarsi di un acceleratore 2D di terze parti per giochi 2D e accelerare Windows.

3dfx Voodoo2 SLI

3dfx voodoo2 sli JPG

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Una caratteristica unica della Voodoo2 che le permise di mantenere il proprio dominio era la tecnologia Scan-Live Interleave. Oggi i sistema multi-GPU sono piuttosto comuni ma allora la tecnologia SLI permise per la prima volta a due schede 3D separate di lavorare insieme per offrire prestazioni migliori.

3dfx Voodoo Banshee

Nel 1998 3dfx presentò un'altra scheda 2D/3D, la Voodoo Banshee. L'azienda spinse verso una maggiore integrazione. Questa soluzione single chip conteneva un engine 2D sviluppato in casa e gran parte dell'hardware della Voodoo2. La pipeline 3D del chip era limitata a una singola unità texture mapping.

3dfx voodoo banshee

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La maggiore integrazione rendeva la Banshee più conveniente della Voodoo2. E nei test a single-textured, riusciva a tenere testa alla scheda "solo 3D". Le scene più complesse non erano così indulgenti però e la seconda TMU della Voodoo2 rappresentava un vantaggio. La Voodoo Banshee fu considerata una buona scheda.

3dfx Voodoo3

Nel 1999 3dfx acquisì STB Systems mettendo in campo una nuova strategia. L'idea era di usare le considerevoli risorse produttive di STB per produrre le schede 3dfx esclusivamente. L'azienda avrebbe poi venduto direttamente le schede per trattenere maggiori margini di guadagno. Si trattò di un passo molto simile a quanto fatto da S3. Dopo l'acquisizione di STB Systems, 3dfx perse i propri partner che passarono a Nvidia.

3dfx voodoo 3 2000

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La prima scheda video prodotta da 3dfx in seguito a questo cambio di direzione fu la Voodoo3, che era molto simile alla Voodoo Banshee. La differenza più grande era la seconda TMU presente sulla Voodoo3. 3dfx riuscì a far operare l'hardware di rendering della scheda a una frequenza superiore rispetto alla Voodoo 2 e installò 16 MB di RAM. Questi fattori permisero alla Voodoo3 di offrire prestazioni simili a due Voodoo2 in SLI. La scheda era però ancora limitata a un colore a 16 bit, e per via della forte competizione di ATI e Nvidia fu l'ultimo prodotto di successo di 3dfx.

3dfx Voodoo4

3dfx voodoo 4 4500

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Per la Voodoo4 (e la 5) 3dfx migliorò il progetto del proprio chip per creare un processore VSA-100 (Voodoo Scalable Architecture). Il VSA-100 aveva data path a 32-bit che eliminava un chiaro svantaggio nella qualità d'immagine rispetto ai concorrenti. 3dfx cambiò inoltre la configurazione del colore per offrire due pixel pipeline per chip con un'unità texture ciascuna.

Il VSA-100 era accompagnato da 32 MB di SDRAM su un bus a 128 bit. L'unico modello prodotto fu la Voodoo4 4500, ma ne furono vendute poche.

3dfx Voodoo5

Il VSA-100 di 3dfx fu usato anche per la Voodoo5, che in realtà si affacciò sul mercato prima della Voodoo4. La Voodoo5 5500 conteneva due VSA-100 connessi su una scheda in SLI. Questo permetteva di aumentare le prestazioni ma rendeva anche la Voodoo5 relativamente costosa.

3dfx voodoo 5 5500

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Solo la Voodoo5 5500 arrivò sul mercato e anche di questa non furono vendute molte unità. 3dfx voleva creare più modelli, inclusa una Voodoo5 6000 con quattro chip VSA-100. Tale soluzione aveva però un costo proibitivo e non vide mai la luce del sole. Poco dopo 3dfx andò in bancarotta e venne acquisita da Nvidia.