Le sirene del porno fregheranno la pirateria

Pink visual, uno studio di produzione di film per adulti, ha deciso di contrastare la pirateria fuori dalle aule di tribunale. L'idea è di proporre contenuti a basso costo su una piattaforma cloud. Funzionerà?

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a cura di Roberto Caccia

Secondo Pink Visual, un'azienda che produce film per adulti, la pirateria non bisogna combatterla nelle aule dei tribunali. La loro idea è di proporre acquisti legali a un prezzo talmente conveniente da far diventare meno attraente il file sharing.

"Penso che una persona sarebbe disposta ad acquistare un contenuto, anche dopo averne scaricato uno illegalmente", ha dichiarato Quentin Boyer, un portavoce di Pink Visual. L'azienda ha infatti evitato di depositare cause per denunciare il fatto che i suoi film sono piratati, nella speranza di non danneggiare un qualche tipo di equilibrio in un mondo dove foto, musica, libri, e film non autorizzati sono facilmente reperibili sul Web.

Pink Visual vuole contrastare la pirateria con prezzi bassi e un servizio cloud

Numerose altre aziende di questo settore, come le note Vivid Entertainment e Larry Flynt Publications, si sono lamentate di migliaia di loro film piratati e hanno portato la questione in tribunale. Questi sforzi legali hanno subito diverse battute d'arresto, ma i danneggiati hanno deciso d'insistere su questa linea. Pink Visual invece si dichiara scettica sul fatto che le cause legali siano il giusto approccio.

La contromossa dell'azienda è l'avvio di un servizio di video-cloud che consente agli utenti di comprare filmati da Pink Visual e di memorizzarli sui server della società. Le speranze sono di mettere fuori gioco i servizi illegali di file sharing grazie a un servizio innovativo, con prezzi equi che rendano meno attraente la pirateria.

"Non vogliamo fare di tutta l'erba un fascio", continua Boyer. "All'interno del grosso gruppo di persone che caricano e guardano i contenuti dei nostri DVD su Internet, ci sono individui disposti all'acquisto e altri che invece non compreranno mai un nostro prodotto. Il nostro pensiero è che non ci siano benefici nel mettersi contro tutti indiscriminatamente. Con questo non vogliamo dichiararci favorevoli alla pirateria, ma pensiamo che sia più efficace combatterla con altri mezzi".

Boyer conclude dicendo di non voler criticare le altre aziende per le loro scelte, "dopotutto potrebbero avere ragione loro… Chi lo sa?". La risposta nella prossima puntata.