Design, materiali e qualità

Recensione - Test del Lenovo IdeaPad Yoga 13. Il convertibile di Lenovo nella versione con Windows 8 mantiene l'ottima qualità costruttiva e offre uno schermo più grande. Buone le prestazioni, l'autonomia è accettabile.

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a cura di Elena Re Garbagnati

Design, materiali e qualità

Esteticamente lo Yoga 13 è identico al modello da 11 pollici, rispetto a cui aumentano solo le dimensioni dovute alla maggiore diagonale del display, oltre allo spessore che sale di pochissimo. Quello che ci si trova per le mani è quindi un prodotto che si può paragonare a un ultrabook qualsiasi per maneggevolezza e peso, che in più offre la possibilità di rovesciare lo schermo all'indietro e trasformarsi in un tablet.

La duplicità non è una novità, anzi, dall'annuncio di Windows 8 è uno degli elementi su cui la maggior parte dei produttori sta "giocando" per creare varietà e attirare interesse. La soluzione di Lenovo consente di tre modalità d'uso: come notebook, come tablet (con la tastiera esposta all'esterno), come sistema per la riproduzione video, tenendolo semiaperto su di un piano d'appoggio.

Lenovo IdeaPad Yoga 13 - Clicca per ingrandire

Come detto nella recensione dello Yoga 11, base e coperchio non sono separabili, quindi chi vuole alleggerirsi lasciando a casa la tastiera in questo caso non lo può fare. Se nella versione da 11 pollici con Windows RT questa esigenza poteva essere diffusa, tuttavia, non riteniamo che lo sia altrettanto con il 13 pollici. Per dimensioni è più simile a un notebook che a un tablet, e la configurazione di fascia alta e Windows 8 lo indirizzano maggiormente verso la produttività, in cui la tastiera è un elemento chiave.

Lato destro - Clicca per ingrandire

Lato sinistro - Clicca per ingrandire

Lato frontale - Clicca per ingrandire

Lato posteriore - Clicca per ingrandire

Proprio la tastiera è fra i fiori all'occhiello di questo prodotto. È composta di tasti curvi nella parte bassa e di un piano d'appoggio per le dita ampio (la larghezza è di 15 millimetri) e con uno spazio di 3 millimetri fra uno e l'altro. L'unica nota fortemente negativa è la mancanza della retroilluminazione, che non agevola il lavoro in penombra.

Quanto ai materiali apprezziamo il trattamento gommato al tatto sul poggiapolsi e attorno alla tastiera, e la verniciatura esterna che non tiene traccia delle ditate. Attenzione però ai graffi: con la colorazione arancione saranno più evidenti. Da notare inoltre il metallo per le cerniere del coperchio, che dovrebbe essere una garanzia per la durata nel tempo del meccanismo di trasformazione.

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La batteria, così come tutti gli altri componenti, non è rimovibile, quindi per qualsiasi intervento bisognerà ricorrere all'assistenza tecnica. Veniamo alle connessioni: come per la stragrande maggioranza degli ultrabook sono ridotte al lumicino: due porte USB, un vano per le schede SD, l'uscita video HDMI e la presa jack per cuffie e microfono. Dai tablet sono presi poi il bilanciere del volume e il tasto per la disattivazione della rotazione del display.