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a cura di Andrea Ferrario

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Intel sta promuovendo fra i produttori di PC una nuova generazione di BIOS chiamata Extensible Firmware Interface (EFI) che, con l'appoggio di Microsoft, conta di trasformare presto in uno standard.

Similmente a ciò su cui si fonda la nuova tecnologia di BIOS sviluppata da Phoenix, EFI consentirà ai produttori di integrare nel firmware del computer applicazioni e nuove funzionalità, fra cui tool per la diagnostica e il ripristino dei dati, tecnologie di digital rights management, servizi di crittografia dei dati ed estensioni per la gestione dei consumi.

Intel sostiene che EFI renderà anche più facile gestire PC e server da remoto, aiutando così le aziende a ridurre i costi di manutenzione e supporto, e potrà gestire direttamente le connessioni di rete per connettersi ad una LAN o ad Internet. A tal proposito i BIOS basati sullo standard EFI saranno dotati di alcune utility di rete e, eventualmente, anche di un browser Web.

L'altra miglioria promessa da EFI sarà la capacità di ridurre anche drasticamente i tempi di caricamento del sistema operativo e quello di supportare, similmente a quanto succede con i computer palmari, forme di avvio istantaneo.

L'EFI avrà anche il compito di dotare il firmware del PC di un'interfaccia grafica più amichevole, facile da usare e in grado di supportare le risoluzioni video permesse dalle moderne schede grafiche. In aggiunta a questo, l'EFI fornirà un ambiente per il boot multipiattaforma capace di fornire servizi standard ai sistemi operativi.

lI primi chipset di Intel a supportare i BIOS EFI dovrebbero arrivare sul mercato nel 2005, tuttavia il chipmaker di Santa Clara ha tenuto a sottolineare che tale tecnologia verrà inizialmente proposta solo come opzione. Gli osservatori del settore dicono che ci vorranno alcuni anni prima che i l'EFI possa imporsi come uno standard di fatto e rimpiazzare del tutto l'attuale generazione di BIOS.