Oracle declina l'offerta di The Document Foundation e non contribuirà allo sviluppo di LibreOffice (LibreOffice, OpenOffice.org vola via da Oracle), derivazione (fork) di OpenOffice. "Con oltre 100 milioni di utenti crediamo che OpenOffice.org sia la più avanzata e completa implementazione open-source e continueremo fortemente a incoraggiare la comunità OpenOffice a continuare a contribuire attraverso openoffice.org", ha dichiarato l'ufficio stampa di Oracle.
"La bellezza dell'open source è che può esserci una divisione se qualcuno vuole, come è stato fatto da The Document Foundation. Il nostro più sincero obiettivo per OpenOffice è far sì che divenga sempre più usato quindi se questa nuova fondazione vuole aiutare OpenOffice e il formato Open Document Format (ODF) a crescere gli auguriamo il meglio".
Insomma niente avvicinamenti e riconciliazioni. Oracle non lavorerà con la nuova fondazione, ora libera di guardare in avanti anziché indietro, e sviluppare una suite open source alternativa a Microsoft Office più completa e potente. Sicuro ormai anche il nome, LibreOffice, scelto provvisoriamente in attesa che Oracle decidesse di donare il marchio. Cosa che non avverrà .
"La fondazione capisce che Oracle non ha l'intenzione immediata di supportarci o di trasferire gli asset della comunità come il marchio OpenOffice.org. Tuttavia la fonazione spera che questa posizione cambierà quando l'azienda vedrà che la comunità dei volontari - una componente essenziale del successo di OpenOffice - offrirà il proprio supporto alla nuova fondazione. Nel frattempo continueremo a sviluppare il software con il marchio LibreOffice".
Rottura totale. LibreOffice ha le gambe per correre da solo? La potenzialità non manca. È stato appoggiato da subito da nomi come Canonical (Ubuntu), Google, Red Hat, Novell e da Richard Stallman, che ne ha benedetto l'arrivo. I dati di partenza sono incoraggianti. In una settimana la beta di LibreOffice è stata scaricata oltre 80 mila volte.
"In una settimana abbiamo ricevuto circa 80 contributi sul codice (patch e impegno diretto) da un totale di 27 volontari - diversi dei quali nuovi acquisti - con circa 100 sviluppatori che si ritrovano sul canale IRC #libreoffice", ha dichiarato The Document Foundation.