Lo schermo del 3DS è obsoleto, il MIT crea HR3D

Un team di ricercatori del MIT ha mostrato la tecnologia High Rank 3D, in grado di consentire la visione di contenuti in stereoscopia 3D senza occhialini. I primi risultati promettono un passo avanti rispetto allo schermo parallax barrier del Nintendo 3DS.

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a cura di Manolo De Agostini

Permetterci di godere in modo efficace di contenuti in stereoscopia 3D, senza occhialini, è l'obiettivo di molte aziende e team di ricercatori. Al MIT, per esempio, stanno sviluppando un nuovo schermo 3D che sembra migliore di quello del Nintendo 3DS - basato su tecnologia parallax barrier - per luminosità, consumo energetico e angolo di visione

A curare lo sviluppo dell'High Rank 3D, questo il nome della tecnologia in questione, è un gruppo di lavoro guidato dal professor Ramesh Raskar. Il sistema HR3D usa due strati di schermi LCD come il 3DS, ma quello superiore anziché mostrare bande verticali opache che oscurano la luce, visualizza un modello basato sull'immagine dello schermo sottostante. Il sistema dovrebbe essere salutare anche per i consumi energetici.

"Piuttosto che basarci su poche grandi fenditure verticali, la nostra tecnologia consiste in migliaia di piccole fenditure il cui orientamento segue i contorni degli oggetti nell'immagine", si legge sul sito del progetto. 

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"Poiché le feritoie sono orientate in direzioni differenti, l'illusione del 3D è costante, e non importa se l'immagine è posta verticalmente o ruotata di 90 gradi". La soluzione integrata sul 3DS è simile, ma c'è una barriera di parallasse anziché un secondo schermo. La tecnologia permette di raggiungere un discreto risultato, ma secondo il MIT si può fare di più.

Il prototipo dell'High Rank 3D è stato ricavato da due schermi Viewsonic VX2265wm, rimuovendo gli LCD dal loro alloggiamento ed eliminando filtri e pellicole. Come vedete dai video, il passo avanti è visibile, ma è chiaro che si tratta di un progetto ancora in via di sviluppo. Il primo mostra uno schermo dual layer classico, il secondo una soluzione HR3D.

La speranza è che questa tecnologia possa portare a un'evoluzione degli schermi 3D, che ancora non soddisfano il pubblico. Il team di ricercatori ha dichiarato che uno degli aspetti da affrontare è quello della riduzione del carico di lavoro richiesto ai chip che danno "vita" all'illusione del 3D.