Logitech in crisi usa la ghigliottina: mouse e tastiere salvi

Logitech ha chiuso il terzo trimestre fiscale 2013 presentando conti decisamente non positivi. Per questo la dirigenza si prepara a tagliare linee di prodotto o a vendere pezzi del proprio business. Ecco chi salta e chi è salvo, per ora.

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a cura di Manolo De Agostini

Logitech, in difficoltà finanziaria, ha deciso di abbandonare alcuni settori entro la fine dell'anno. L'azienda svizzera taglierà gli investimenti su alcune categorie di prodotti, inclusi gli accessori per console da gioco, i telecomandi, le videocamere per la sicurezza e gli speaker dock, concentrandosi sulla produzione di periferiche per PC e accessori per il mondo mobile.

"La perdurante debolezza del mercato PC globale è stata la prima causa dei nostri risultati deludenti nel terzo trimestre. Sono inaccettabili e stiamo prendendo azioni decisive", ha dichiarato Bracken P. Darrell, presidente e amministratore delegato di Logitech.

Nel terzo trimestre fiscale il fatturato dell'azienda si è attestato a 615 milioni di dollari, in calo del 14% rispetto ai 715 milioni dell'anno passato. Logitech ha registrato una contrazione delle vendite dell'8% nel Nord America, del 20% nell'area EMEA e dell'11% in Asia.

L'azienda ha registrato una perdita operativa di 180 milioni, che ha incluso una svalutazione stimata in 211 milioni dell'unità impegnata nel settore delle videoconferenze. La perdita netta è stata di 195 milioni di dollari, e si scontra con l'utile operativo di 55 milioni registrato l'anno precedente. Il margine lordo è stato del 34,2%, rispetto al 36,2% dell'anno precedente.

"Stiamo prendendo azioni immediate per dare forma a una Logitech più veloce e redditizia. Stiamo sviluppando prodotti più indicati alle soluzioni mobile, sfruttando la forte crescita di tablet e smartphone. Abbiamo inoltre intenzione di confermare la nostra leadership nei prodotti per PC dove abbiamo vantaggi di scala, in ambito ingegneristico e nella distribuzione", ha aggiunto Darrel.

L'amministratore delegato ha chiarito che il business Harmony (telecomandi) non sarà chiuso e basta come potrebbe avvenire per altre linee di prodotto, ma sarà messo in vendita. Questa non impatterà sugli utenti che hanno i prodotti Harmony, a cui sarà assicurato supporto e garanzia.

Darrel ha inoltre dichiarato che l'azienda deciderà entro 90 giorni se vendere la divisione impegnata nell'ambito delle videoconferenze - acquistata nel 2009 per 405 milioni di dollari (e che è stata appunto pesantemente svalutata, come riportato poco sopra). Cisco, Polycom, Huawei e ZTE - i principali attori di quel settore - potrebbero essere interessate alla divisione di Logitech, secondo gli analisti.