M2 Pro e M2 Max, ecco quanto sono più veloci (secondo Apple)

I nuovi processori Apple M2 Pro e M2 Max migliorano l'architettura rispetto la precedente generazione, ecco le differenze prestazionali.

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a cura di Gabriele Giumento

Apple ha finalmente svelato i suoi nuovi processori M2 Pro e M2 Max, che verranno equipaggiati nei MacBook Pro e Mac Mini di nuova generazione, presentati nella giornata di ieri. Le nuove CPU apportano diverse migliorie all'architettura, a partire da un processo produttivo che è stato ottimizzato, pur mantenendo le stesse dimensioni, permettendo di includere un maggior numero di transistor. In concomitanza con l'annuncio, l'azienda di Cupertino ha condiviso i miglioramenti prestazionali dei nuovi chip rispetto ai precedenti: vediamo questi dati più nel dettaglio.

Apple M2 Pro

M2 Pro sarà innanzitutto disponibile sotto la scocca dei nuovi MacBook Pro con display da 14 e 16 pollici, oltre che nei prossimi Mac Mini. La CPU fa uso di un nuovo processo produttivo a 5nm di TSMC, ottimizzato rispetto al precedente, grazie a cui è stato possibile integrare oltre 40 miliardi di transistor, circa il 20% in più di M1 Pro. Oltre a ciò, la larghezza di banda della memoria unificata raggiunge i 200GB/s, il doppio del modello passato, mentre le prestazioni che riguardano le attività in multithread e la grafica migliorano rispettivamente del 20% e del 30%. Proprio la grafica nello specifico consente ora di eseguire titoli con una qualità pari a quella delle console, almeno a detta di Apple.

In base ai benchmark condivisi dall'azienda, M2 Pro è fino al 40% più veloce di M1 Pro ed è anche in grado di compilare codice 2,5 volte più velocemente di un vecchio MacBook Pro che fa uso di un processore Core i9, surclassando le vecchie soluzioni Intel dell'80%.

Apple M2 Max

M2 Max, il chip più potente della gamma, sarà esclusiva dei MacBook Pro da 14 e 16 pollici e fa anch'esso uso di un processo produttivo a 5nm ottimizzato, ma di un maggior numero di transistor rispetto all'M2 Pro, che nello specifico ammonta a oltre 67 miliardi, ben 10 miliardi in più di M1 Max e 3 volte quelli contenuti in M2. La larghezza di banda della memoria raddoppia fino a 400GB/s e la grafica è fino al 30% più veloce di quella di M1 Max. Include anche due unità dedicate per la codifica video e due unità ProRes, garantendo una velocità 2 volte maggiore dell'M2 Pro per quanto riguarda quest'ambito.

Naturalmente bisognerà attendere dei benchmark indipendenti per saggiare in maniera effettiva la bontà della nuova architettura Apple, dato che come fanno un po' tutte le aziende, le prove condivise sono soltanto quelle che mettono in buona luce le qualità dei nuovi processori. Nonostante le CPU saranno sicuramente migliori rispetto la passata generazione, l'aggiornamento interesserà l'utenza più professionale, dato che la famiglia M1 è più che sufficiente a soddisfare le esigenze degli utilizzatori medi. Chi fra questi possiede un Macbook o un Mac di uno o due anni fa, già dotato di SoC Apple, non ha di certo ancora bisogno di effettuare un aggiornamento.