MacBook da 12 pollici: le prime recensioni lo premiano come il notebook del futuro

LaptopMag, The Verge, Engadget, MacWorld e Wired hanno provato il nuovo MacBook da 12 pollici. Molti pregi e qualche difetto, ma nonostante tutto sarà il notebook del futuro.

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a cura di Elena Re Garbagnati

Dopo avere provato il nuovo MacBook da 12 pollici di Apple la maggior parte dei colleghi statunitensi ha messo da parte lo scetticismo. È in buona sostanza l'impressione che resta dopo avere letto le prime recensioni pubblicate da LaptopMag, The Verge, Engadget, MacWorld e Wired.

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Il punto dolente si riconferma a detta di tutti la connettività – ridotta a una sola porta, un elemento che era emerso fortemente con i primi hands on e che si riconferma dopo i test più approfonditi. I pareri sono discordi sul touchpad, sulla tastiera e sull'autonomia, mentre le lodi per il display sono unanimi.

Mark Spoonauer di LaptopMag però è rimasto colpito dalla comodità della tastiera, dal touchpad, dal display. E anche se ammette che la connettività è carente, che il prezzo è decisamente più salato di quello di prodotti con prestazioni paragonabili e con un'autonomia migliore, confessa che dopo avere usato il MacBook per più di una settimana non tornerebbe al suo MacBook Air. Conclusione: il suo notebook ideale sarebbe il nuovo MacBook, solo con uno spessore lievemente più paffuto, appena sufficiente per inserire un'altra porta.

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Dana Wollman di Engadget è stata ancora più entusiasta: scrive che il MacBook è uno sguardo sul possibile futuro dei notebook. Anche lei premette che una sola porta è un po' poco, e aggiunge che il fondo della base scalda un po' sul fondo. Non concorda con Spoonauer sul touchpad, che definisce "meno confortevole che su altri computer portatili", però si unisce al coro di coloro che lodano il design, la tastiera, il display. E sottolinea di avere apprezzato anche la velocità del sottosistema disco e i tempi di avvio del sistema. Sul prezzo, Wollman fa notare che offre uno spazio di archiviazione maggiore e una dotazione di memoria superiore rispetto a concorrenti di pari prezzo. Questo non significa che la quotazione di listino sia da lodare, anzi Wollman specifica che "il prezzo elevato e la mancanza di porte ne fanno una novità costosa, pensata soprattutto per gli irriducibili del Mac che mettono la portabilità e la qualità dello schermo sopra a qualsiasi altro aspetto". Le fa eco Spoonauer, secondo cui il MacBook si rivolge ai fan di Apple che bramano il portatile più sottile e leggero possibile".

apple macbook 12inch w g012

 Anche Dieter Bohn di The Verge non è immune al fascino di questo prodotto, che definisce "il notebook più impressionante che ho visto da quando è stato annunciato il primo MacBook Air". Dopo averne lodato design, display spessore e tastiera (anche se all'inizio l'ha odiata) però avverte che "non è tutto meraviglioso". I suoi benchmark (come quelli di tutti gli altri) non premiano la velocità, anche lui evidenzia il calore sul fondo, l'autonomia non eccezionale e l'insufficiente connettività. Però assegna il voto massimo al touchpad.

Bohn ricorda lo stupore che fu generato da Steve Jobs alla presentazione del primo MacBook Air, che in comune con il nuovo MacBook aveva la mancanza di porte, la lentezza e il prezzo salato. La storia però insegna che con le versioni successive i problemi furono risolti e che il prodotto cambiò il mercato notebook. Succederà lo stesso? Aspettiamo la prossima generazione per saperlo. Intanto anche Bohn quando ha finito la settimana di test ed è tornato al MacBook Air ha avuto la sensazione di prendere in mano un prodotto "grande e goffo".

Anche Jason Snell di MacWorld non ha risparmiato le critiche. Precisa infatti che "usarlo da solo sarà un piacere, ma cercare di collegarlo alle vostre periferiche sarà un dolore", riferendosi ovviamente all'unico connettore. Condivide le lodi al design e allo spessore ultrasottile. Quanto al touchpad scrive che gli piace, ma ha impiegato "un paio di giorni per abituarsi". Sulla tastiera invece descrive l'esperienza d'uso dicendo che "ci si sente come se si stesse digitando su una via di mezzo fra una tastiera tradizionale e lo schermo di vetro duro di un iPad". Ben vengano i tasti a farfalla e le altre novità tecnologiche messe in campo da Apple, ma resta il fatto che "queste modifiche aiutano, ma in realtà non compensano la corsa ridotta".

Snell poi definisce eccellente il display Retina ma scrive che alla risoluzione nativa "sembra davvero piccolo" e che è passato dall'impostazione standard di 1280 x 800 pixel a quella "More Space" di 1440x900 pixel con cui si è trovato meglio.

Infine anche Snell sottolinea che le prestazioni generali non sono alte, mentre riserva lodi all'autonomia nell'uso pratico.

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Osservazioni simili sono quelle scritte da David Pierce di Wired, che riassume le sue impressioni scrivendo che "il MacBook ha un ottimo schermo, una tastiera full-size e un ottimo trackpad. È sottile e bello, ma non è terribilmente potente. E non ha la durata della batteria che cambia la vita". In compenso non boccia la tastiera, di cui riporta la stessa impressione di Snell, ma poi aggiunge che dopo una giornata è riuscito ad adeguarsi e ad avere la stessa esperienza di digitazione che ha con qualsiasi altro computer portatile. Come tutti gli altri conclude che il MacBook è il notebook del futuro. Non è perfetto, ma lo definisce "un work in progress: il processore e la batteria miglioreranno, e il prezzo scenderà. Non ci vorrà molto". Insomma la storia sembra destinata a ripetersi. Intanto l'Apple Store è tornato accessibile, con il MacBook che si può prenotare e sarà consegnato in 4-6 settimane.