MacBook da 12 pollici, primo contatto: affascinante ma chiede compromessi

Il MacBook da 12 pollici è comodo da usare? Le prime riposte nell'hands-on dei nostri colleghi statunitensi che erano presenti all'evento.

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a cura di Elena Re Garbagnati

Il nuovo MacBook è leggero e sottile, ma è anche pratico da usare? Come il nostro collega e direttore di LaptopMag Mark Spoonauer ce lo siamo chiesto tutti. A differenza nostra però Mark ha potuto metterci sopra le mani per qualche minuto all'evento di presentazione, quindi vediamo quali sono le sue impressioni e i pro e i contro che ha individuato a caldo.

È innegabile che l'obiettivo di Apple con la presentazione del MacBook era quello di creare l'ultraportatile definitivo. Apple punta sul peso di soli 907 grammi, sullo spessore di 13,3 mm e sul display retina da 12 pollici che visualizza una risoluzione pari a 2304 x 1440 pixel. Per farlo così compatto e sottile Apple ha sviluppato un nuovissimo touchpad, una nuova tastiera e ha abbandonato tutto il resto, salvando solo un connettore.

Il prezzo di partenza di 1499 euro ne fa sicuramente un prodotto di fascia premium, ma ci sono alcuni compromessi da accettare quando lo si sceglie. Senza dubbio quando ci si trova davanti questo portatile la prima cosa che colpisce è il design, che alcuni possono reputare troppo minimalista, altri troppo modaiolo, altri irresistibile. La stessa impressione l'abbiamo avuta stamani quando abbiamo aperto l'Apple Store. I colori sono quelli dell'iPhone 6 e appare subito chiaro che non stiamo parlando di un notebook per smanettoni: ci sono cinque elementi fra cui scegliere, e fra questi due riguardano il prezzo e tre il colore. Viene il dubbio di essere sulla pagina degli iPhone, e invece no, siamo nel posto giusto.

Apple MacBook

Detto questo non abbiamo dubbi che dal vivo il nuovo MacBook è uno spettacolo da vedere. Mark ha avuto per le mani la versione oro, ma ci sono anche le solite colorazioni argento e grigio siderale. Fatto l'occhio sul colore ecco qualcosa che fa cadere davvero le mascelle: lo spessore di 13,1 millimetri. Se siete bravi a fare i conti e avete un MacBook Air a portata di mano sappiate che il nuovo arrivato è il 24% più sottile. Vi piaccia o meno, questo è davvero il portatile che tutti vorrebbero avere quando se lo devono portare in giro.

Per vedere il video dell'hands-on dei nostri colleghi di LaptopMag fate clic qui.

Il problema è che per scendere così tanto con lo spessore Apple ha depennato il lettore per le schede SD e le altre porte, lasciando al loro posto solo un singolo connettore USB-C che serve per ricaricare il computer, per collegare periferiche USB monitor esterni. Come abbiamo già avuto modo di far notare l'adattatore non è obbligatorio ma saremmo curiosi di vedere qualcuno che non lo ordinerà.

Apple MacBook

Per ricaricare la batteria mentre si usa il monitor esterno, per leggere un pendrive mentre si alimenta il notebook eccetera. Gli adattatori non mancano, il problema è portarsene sempre dietro uno, non perderlo, non romperlo, e sfoderarlo anche solo per usare l'alimentatore. E per la cronaca la connessione di alimentazione non è più MagSafe, è un connettore "normale". Metterlo nella scatola sarebbe stato gentile ma probabilmente Apple ci avrebbe guadagnato meno.

Ispezionando i quattro lati del prodotto si vedono solo il connettore USB-C di cui abbiamo appena parlato e una presa jack audio. Almeno quella. La delusione passa velocemente quando si mettono gli occhi sul display, che ha colori molto vivaci e angoli di visione belli ampi.

Apple MacBook

Buona parte dell'usabilità di un notebook è data da tastiera e touchpad, e su questi due elementi Apple ha fatto i cambiamenti più pesanti, rischiando visto che soprattutto il touchpad era riconosciuto universalmente un prodotto di riferimento del settore.

Iniziamo dalla tastiera: invece del solito meccanismo a forbice per i tasti Apple ha ideato un nuovo meccanismo a farfalla. Era un passaggio necessario per assottigliare la tastiera del 34% e farla rientrare nella base super sottile. La corsa dei tasti è uno dei parametri fondamentali per la comodità di digitazione, quindi la scommessa di Apple è di accontentare gli scrittori incalliti pur togliendogli il punto di riferimento più importante.

Mark scrive che il feedback che si ha durante la digitazione è molto diverso da quello a cui è abituato proprio perché i tasti hanno una corsa molto breve. Però sono grandi quindi la superficie su cui appoggiare i polpastrelli è più ampia di quanto ci si aspetti. Altri segnalano opinioni ancora più severe sulla tastiera, riferendo che i tasti sono così rigidi e la corsa così breve che non si ha la certezza se si sta veramente scrivendo. Un'esperienza che viene descritta simile alla digitazione sullo schermo touch.

Apple MacBook

Per capire se questo supporto va bene per lavorare tutto il giorno ovviamente serve una prova più prolungata di qualche minuto in piedi, ma a Mark tanto è bastato per capire che quella del nuovo MacBook è sicuramente meglio della tastiera di Surface Pro.

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L'altro cambiamento che dovranno affrontare gli utenti Mac che vorranno passare a questo modello è il trackpad Force Touch. Al contrario dei touchpad a cui siamo abituati non si preme per effettuare le selezioni; sfrutta dei sensori che gli permettono di "misurare" la forza applicata dalle dita ed eseguire delle azioni di conseguenza. Usarlo è piacevole perché è possibile regolare l'intensità del feedback nel pannello di controllo ed è possibile fare azioni che un touchpad tradizionale non supporta. Per esempio si può premere a lungo su un indirizzo contenuto in una mail per aprilo in una finestra dell'applicazione Mappe. Oppure si può far scorrere veloce la riproduzione di un video tenendo premuto con più forza sul touchpad.

Apple MacBook

È da vedere cosa succederà con altre applicazioni Apple o di terze parti. Mark fa notare che in passato sono già stati fatti tentativi simili, per esempio con un il force touchpad di Synaptics usato da HP nell'EliteBook 1040, ma lo sforzo non fu premiato. Quella di Apple sembra un'implementazione migliore, staremo a vedere.

Nel complesso, il nuovo MacBook è una rivisitazione audace del concetto di notebook, ma sottintende alcuni compromessi. Per capire se sono accettabili o meno dobbiamo fare una prova completa: restate sintonizzati.

Apple MacBook

Quanto all'inquadramento del MacBook, ricordiamo che le serie Air e Pro restano in essere, con nuove configurazioni aggiornate, quindi il nuovo modello non sostituisce nulla – e non penalizza nessuno nella scelta. Semplicemente è un modello in più. La morale è che chi reputa limitativi i compromessi di cui abbiamo parlato e vuole restare in ambito Mac ha comunque ampia scelta con gli Air (che adesso hanno anche i connettori Thunderbolt 2) per i sistemi ultraleggeri e i Pro se serve potenza. Per avere un panorama completo dell'offerta Apple consultate la nostra Guida all'acquisto MacBook, aggiornata con tutte le novità. Per prestazioni, autonomia e gli altri aspetti ci aggiorniamo più avanti. 

Se volete approfondire pregi e difetti del nuovo MacBook e capire se è il notebook adatto a voi leggete il nostro articolo MacBook: pregi e difetti, chi dovrebbe comprarlo e perché.