MacBook Pro M2 non è altro che un M1 riciclato

Gli esperti di iFixit hanno smontato il nuovo MacBook Pro 13" con M2 e le differenze rispetto al precedente modello sono praticamente nulle.

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a cura di Antonello Buzzi

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Presentato in occasione del WWDC 2022
, il computer portatile MacBook Pro 13″ equipaggiato con SoC M2 è finalmente disponibile, il che ha permesso a recensori e normali utilizzatori di mettere le mani sul dispositivo.

iFixit, una nota azienda specializzata nella riparazione di dispositivi elettronici, si è subito prodigata per smontare il nuovo prodotto Apple e verificare le differenze rispetto al modello con M1. Tuttavia, sembra che il Macbook Pro 13" con M2 non sia altro che un clone del precedente: l'unica differenza è data dal passaggio all'ultimo SoC Apple Silicon. Del resto, anche la scocca è rimasta la stessa, come evidenziato anche dal fatto che il coperchio inferiore è il medesimo. Va segnalato che non è rimasto proprio tutto identico, dal momento che sulla scheda logica del MacBook Pro 13" M2 sono stati cambiati alcuni componenti, anche se sono rimasti nella stessa posizione.

Per quanto riguarda la riparabilità, sembra che Apple abbia cercato di rendere ancora più difficile la vita a chi intenda riparare da solo il nuovo MacBook Pro 13" M2. Infatti, ora persino il numero di serie del trackpad è legato al SoC, il che significa che non è possibile cambiarlo senza sostituire l'intera scheda logica, o almeno senza uno strumento interno Apple. Ad ogni modo, il dispositivo farà parte del nuovo programma di auto-riparazione di Apple, fornendo quindi la possibilità di acquistare eventuali componenti necessari per le varie operazioni.

Ricordiamo che Apple M2 è stato progettato internamente ed è costruito sfruttando un processo produttivo a 5nm di seconda generazione. È composto da 20 miliardi di transistor, il 25% in più rispetto a M1, che aiutano a migliorare le performance: proprio a proposito di prestazioni, secondo Apple la GPU del nuovo M2 offre il 25% di prestazioni in più rispetto a M1 alla stessa potenza, mentre esprimendosi al massimo riesce a migliorare quanto fatto dal predecessore fino al 35%, pur consumando di più. Per quanto riguarda invece la CPU, Apple assicura il 18% di prestazioni aggiuntive.