MeeGo e Limo sono morti, lunga vita a Tizen!

I progetti MeeGo e LiMo si fondono in una nuova avventura, che si chiamerà Tizen. Il nuovo progetto è sostenuto da molti grandi nomi del settore tecnologico, tra i quali spiccano Intel e Samsung. Vedremo se avrà più successo dei predecessori.

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a cura di Valerio Porcu

Senior Editor

MeeGo è stato abbandonato. Il sistema operativo open-source nato per il mondo dei dispositivi mobile come un'alternativa a iOS e Android, ma sviluppato anche per netbook ed elettronica di consumo, non avrà più un futuro proprio. Si fonderà infatti con LiMo, per dare vita a Tizen OS.

"Tizen è una piattaforma software basata su standard, compatibile con molte categorie di dispositivi, compresi smartphone, tablet, smart TV, netbook e sistemi per auto. La pubblicazione è prevista per il primo trimestre 2012, mentre la distribuzione dei primi dispositivi inizierà a metà del 2012", si legge sul comunicato stampa congiunto della Linux Foundation e della LiMo Foundation.

Fondazione LiMo

Né per LiMo né per MeeGo si può parlare di grande successo, né ci sono ragioni per pensare che Tizen troverà spazio in un settore dove i sistemi operativi sono già piuttosto abbondanti, con iOS, Android, Windows Phone, Bada, Blackberry e l'uscente Symbian. Il tentativo però è senz'altro meritevole, anche perché in ambito mobile non c'è ancora un sistema di riferimento che rimandi al mondo dell'open source, a meno di considerare Android un rappresentante adatto – ma ci sarebbe da discutere.

D'altra parte la Fondazione LiMo conta tra i suoi membri molti nomi di grosso calibro, tra cui Panasonic, Samsung, Nec, Telefonica, Orange, NTT Docomo, Vodafone, ARM, Adobe, McAfee, Mozilla Corporation, Telecom Italia e altri. La presenza di Samsung, in particolare, lascia pensare che l'azienda non abbia nessun interesse nell'acquisto di WebOS, come si era speculato in passato.

Oltre ai nomi citati è importante notare che la fusione di LiMo e MeeGo porta in partita anche Intel, che in passato collaborava con Nokia al progetto MeeGo.

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Sul sito ufficiale di MeeGo poi si legge un chiaro invito a scoprire Tizen, con un incoraggiamento per chi ha creduto nella fusione tra Maemo e Moblin. "Lavoreremo duramente per assicurarci che gli utenti di MeeGo possano passare facilmente a Tizen, e io lavorerò ancora più duramente per assicurarmi che anche gli sviluppatori di MeeGo possano passare a Tizen", scrive infatti Imad Sousou sul sito ufficiale del progetto.

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Curioso infine che la notizia arriva proprio il giorno (ieri) in cui Nokia ha cominciato a spedire lo smartphone N9, che probabilmente resterà l'unico smartphone MeeGo della storia – e per questo entrerà probabilmente negli interessi dei collezionisti. Se riuscite a trovarlo (non sarà distribuito in Italia), i prezzi ufficiali sono 480 euro (16 GB) e 560 euro (32 GB).