Memoria DDR4: differenze con DDR3, vantaggi e svantaggi

Il mondo dei computer ha accolto il nuovo standard di memoria DDR4. Quali sono le differenze con le DDR3 e a chi si rivolgono le nuove RAM? In questo articolo alcuni punti veloci che i neofiti devono sapere.

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a cura di Manolo De Agostini

Tra le novità del mondo dei computer nel 2014 abbiamo certamente il nuovo standard di memoria RAM DDR4. Le memorie DDR sono state introdotte nel 2000 e nel 2003 l'industria è passata alle DDR2. Nel 2007 è stata la volta delle DDR3 e quest'anno, appunto, è giunto il momento delle DDR4.

Le RAM non cambiano ogni anno, anzi l'ultima versione è durata ben sette anni, anche se è destinata a rimanere sul mercato per più tempo. In tanti però si staranno chiedendo: cosa cambia tra le DDR4 e DDR3? Proviamo a spiegarlo in questo articolo.

A un primo sguardo i moduli parrebbero simili, ma fortunatamente non c'è rischio di inserire delle DDR4 in slot DDR3 e viceversa. Questo è legato al fatto che la posizione dell'incavo (chiamato key) che trovate alla base delle RAM è differente. Le DDR4 hanno inoltre più pin delle DDR3, 288 contro 240. Infine sono lunghe quanto le DDR3, ma sono leggermente più alte (0,9 mm, un'inezia).

L'ente che si occupa di definire gli standard di memoria, JEDEC, ha puntato con le DDR4 su alcuni aspetti importanti: riduzione della tensione operativa, aumento della frequenza e incremento della densità dei chip. Mentre le DDR3 operano con 1,5 o 1,35 V (se si tratta di moduli DDR3L), le DDR4 necessitano di 1,2 V e i futuri moduli DDR4L dovrebbero operare a 1,05 V.

Questo cambiamento comporta una riduzione dei consumi da parte delle memorie che, specie nei sistemi con molti moduli o su un parco macchine molto esteso, rappresenta un toccasana. Ciò ha un impatto anche sulla temperatura della RAM e in server molto densi ridurre il calore prodotto da ogni componenti è davvero importante.

Le DDR4 sono state progettate anche per consumare meno in modalità idle, con una nuova modalità nota come deep power-down. Per quanto concerne le frequenze la memoria DDR4 ha una frequenza di partenza di 2133 MHz ma i kit di memoria più veloci raggiungono clock di 3200 / 3300 MHz e non è detto che in futuro tale frequenza non venga superata. In passato si parlava infatti di frequenze fino a 4266 MHz per le DDR4.

Con le DDR4 aumenta anche la densità del moduli di memoria. SK Hynix ha annunciato di aver realizzato un modulo di memoria da 128 GB avvalendosi di chip di memoria DDR4 a 8 gigabit realizzati con un processo tra i 20 e i 30 nanometri. Debutterà il prossimo anno.

DDR4: pro

Ricapitolando, i vantaggi delle DDR4 sono diversi, a partire dai minori consumi grazie alla tensione di alimentazione di 1,2 volte e alle maggiori densità raggiungibili, con moduli sempre più capienti. In futuro l'accoppiata di frequenze elevate e timing inferiori permetterà di avere prestazioni decisamente più elevate, ma per ora bisogna aspettare ed è per questo che per ora i timing rappresentano un contro.

DDR4: contro

Il primo aspetto negativo delle memorie DDR4 è rappresentato dal prezzo. Si tratta di una tecnologia nuova e non fa nulla per nasconderlo. Nel momento in cui scriviamo, a seconda della frequenza e del modulo il prezzo rispetto a una soluzione DDR3 con frequenza simile è dal 20 al 50 percento più salato.

Non appena ci saranno più piattaforme - oltre alle motherboard X99 per processori Core i7-5800/5900 - che la supporteranno, la domanda di memoria DDR4 aumenterà e i prezzi dovrebbero scendere a livello decisamente normali.

L'altro problema sono i timing molto elevati che accompagnano le memorie DDR4, CL 15 - 16 contro i timing CL 8, ma anche CL9 o CL10 delle DDR3. A parità di frequenza, timing più alti non favoriranno certo maggiori prestazioni. Passerà quindi del tempo prima che le DDR4 riescano a offrire un boost prestazionale evidente rispetto alle DDR3.

DDR4, compatibilità

Al momento l'unica piattaforma consumer compatibile con le memorie DDR4 è la X99 Express di Intel. In commercio vi sono numerose schede madre con questo chipset e tre processori compatibili.

Il più potente è il Core i7-5960X, una soluzione a otto core che costa circa 1000 euro e opera a frequenze tra 3 e 3.5 GHz. Ha 20 MB di cache L3, 40 linee PCI Express 3.0 e un controller di memoria a quattro canali.

Il modello Core i7-5930K ha due core e 5 MB di cache L3 in meno rispetto al portabandiera. Rimangono perciò sei core e 15 MB di cache di ultimo livello, con 40 linee PCI Express 3.0 e il controller di memoria quad-channel. La frequenza di base sale a 3.5 GHz, mentre quella di picco, controllata dalla tecnologia Turbo Boost, arriva a 3.7 GHz. Il processore costa circa 600 euro.

Infine ecco il Core i7-5820K. Questa CPU mantiene sei core, 15 MB di cache L3 condivisa e un controller DDR4 quad-channel. Intel ha però ridotto il numero di linee PCI Express, 28 anziché 40. Il Core i7-5820K lascia un po' di frequenza per strada rispetto al 5930K; la sua frequenza di base è di 3.3 GHz, mentre in Turbo Boost sale a 3.6 GHz. Il prezzo è di 360 euro circa. Tutti questi processori hanno moltiplicatori sbloccati.

In ambito "professionale" Intel offre la piattaforma C612 (Wellsburg) compatibile con i microprocessori Xeon E5-2600v3 e le nuove memorie.

Chi deve acquistare le DDR4

Le memorie DDR4 si rivolgono in questo momento a fasce di utenti particolari. In ambito consumer le DDR4 sono principalmente adottate da appassionati di overclock o da chi vuole realizzare una piattaforma di gioco senza compromessi rivolgendosi alle motherboard X99 e ai processori a sei e otto core. I giocatori che stanno acquistando una piattaforma Intel Core i3 / i5 / i7 o AMD FX compatibile con le DDR3 non dovrebbero preoccuparsi. Non è necessario affidarsi alle DDR4 per avere prestazioni elevate, anche nel tempo. Vi basta acquitare una sufficiente quantità di memoria - 8 GB almeno - e puntare su altri aspetti più importanti, come la scheda video o l'uso di un SSD per velocizzare i caricamenti.

Le DDR4 in questo momento puntano a settori più maturi e quindi principalmente a chi realizza workstation o server. Al momento non esiste una piattaforma a basso costo o mainstream compatibile con le nuove memorie, sia da parte di Intel che di AMD, ma nel corso del 2015 la situazione dovrebbe cambiare, allargando la platea di queste memorie anche al settore mobile.