Coincidenza o no, i prezzi delle memorie hanno raggiunto i massimi da due anni a questa parte dopo l'incendio avvenuto in uno stabilimento di SK Hynix in Cina, precisamente a Wuxi. I danni non sono stati ingenti, ma una linea di produzione è stata parzialmente investita dalla fiamme. Malgrado l'azienda abbia professato calma, il mercato ha "sentito" gli effetti dell'evento.
"Il prezzo per 2 gigabit di memoria DRAM l'altro ieri ha toccato i 2,27 dollari rispetto agli 1,6 dollari del 4 settembre, quando è avvenuto l'incendio", scrive il sito finanziario Bloomberg. Il fatto che SK Hynix, che conta tra i suoi clienti aziende come Dell, Sony e Apple, abbia aumentato la produzione in Corea del Sud per sopperire all'incidente, non è bastato.
"I prezzi continueranno a salire nel corso del quarto trimestre o almeno non ci saranno cali fino a quando l'operatività non riprenderà a pieno regime", ha affermato Sang Woo, analista di Leading Investment & Securities Co. A godere delle disavventure sono Micron - che ha visto crescere le proprie quotazioni in borsa del 23% dopo l'incendio - e chiaramente Samsung, leader del mercato.
I normali livelli di produttività saranno ripristinati a novembre - questo almeno è quanto scrive Bloomberg, citando dichiarazioni dell'azienda di Icheon, Corea del Sud. A Wuxi SK Hynix realizza metà dei propri chip e poiché si tratta del secondo produttore mondiale di DRAM dietro a Samsung (nel secondo trimestre), il mercato ne ha risentito, laddove si attendeva una stabilizzazione del listini.
Come potete vedere tutti sul sito Dramexchange, le quotazioni sono ancora in crescita e forse l'aumento dei prezzi non è ancora finito. Rimane quindi il consiglio di fare più attenzione in fase di acquisto e, se potete farlo, magari aspettare l'anno prossimo per acquistare nuove RAM.