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a cura di Manolo De Agostini

La memoria DDR è "finita, almeno per chi necessita di un alto bandwidth". Questa affermazione non si riferisce ai nostri cari e vecchi PC casalinghi, almeno non nell'immediato.

Quella dichiarazione è messa nero su bianco in una slide mostrata da Nicolas Dube di HPE (Hewlett Packard Enterprise) alla conferenza Supercomputing in Oil & Gas e dimostra come per i futuri progetti di supercomputer exescale gli ingegneri vorrebbero ricorrere a qualcosa di diverso.

Tra le opzioni c'è sicuramente la memoria HBM, resa nota al mondo da AMD qualche anno fa e giunta alla seconda versione con le proposte basate su GPU Vega. Anche Nvidia usa la memoria HBM, ma solo sulle schede acceleratrici Tesla per il momento.

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Oggi si possono creare package HBM2 da 8 GB mettendo insieme otto die HBM2 da 8 Gbit, interconnessi verticalmente usando connessioni TSV (Through Silicon Via), ma la memoria è pronta a migliorare rapidamente per rispondere alle necessità di mercato.

Secondo la slide qui sopra, la terza generazione della HBM è prevista per il 2020, mentre una versione chiamata HBM3+ arriverà due anni dopo. Nel 2024 potrebbe debuttare invece l'HBM4. Come si può evincere, più stack e una maggiore capacità permetteranno di offrire più bandwidth e memoria per i supercomputer exascale.

Allo stesso tempo però, da una parte il bandwidth sembra proiettato verso un aumento costante e importante, dall'altra la capacità per socket non salirà così tanto se pensiamo - ad esempio - che AMD EPYC offre oggi otto canali di memoria DDR4 e può indirizzare per socket 2 TB di RAM. Il bandwidth è decisamente diverso, con poco più di 170 GB al secondo.

Insomma, l'HBM potrebbe "fornire un po' di sollievo per qualche tempo sul fronte del bandwidth". Non tutti però sono concordi: secondo Computerbase, alla stessa conferenza Micron ha dichiarato che la DDR ha ancora un lungo futuro grazie ad alcuni pregi che si confermeranno in futuro: costi, facilità di adattamento, capacità e frequenza. Staremo a vedere, se non altro adesso abbiamo una seppur vaga idea della roadmap della High Bandwidth Memory.